COMUNICATO
Assemblea

Ambiente Modena. Gibertoni (Misto): smaltimento fanghi in inceneritore Hera pericolo per la salute

La consigliera del gruppo misto punta il dito contro il “balletto” di autorizzazioni da parte di Arpae, che dal 2021 permetterà anche l’arrivo di fanghi da fuori provincia: “Altro che svolta green, qui si inquina l’ambiente”

Lo smaltimento di fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane nell’inceneritore di Modena è dannoso per la salute dei cittadini. È la posizione di Giulia Gibertoni (Misto) che, durante il question time in Aula, ha chiesto alla Giunta di motivare l’autorizzazione prima negata e poi concessa ad Hera di bruciare i fanghi nel termovalorizzatore modenese. Questi non sono ammessi in agricoltura perché contengono percentuali importanti di metalli pesanti, perché la Regione permette che vengano invece dispersi nell’aria e respirati dai cittadini?” Si parla, rimarca Gibertoni, di una quantità di 200 tonnellate per settimana e di 6.300 tonnellate per anno solare. E dal 31 dicembre 2021 potranno essere ritirati fanghi prodotti da impianti di depurazione di acque reflue civili senza vincoli territoriali, anche da fuori provincia. “Si tratta di un ‘regalo’ al gestore dell’inceneritore e si evidenzia una debolezza delle strutture tecniche regionali rispetto a multiutility come Hera. Le determine sono un balletto, ci sono perplessità ma si danno comunque le autorizzazioni”. Nessun “balletto” secondo il sottosegretario Davide Baruffi: “Prima Arpae ha negato l’autorizzazione perché non c’erano le condizioni, ma successivamente Hera ha portato nuovi dati sulla caratterizzazione dei fanghi e le informazioni sono state considerate esaustive”. “Altro che produzione di dati, qui si producono metalli pesanti”, ha replicato Gibertoni, insoddisfatta della risposta della Giunta. “Non si parli di svolta green, perché non si produce energia, si inquina l’ambiente e si danneggia la salute dei cittadini. Un fallimento sotto ogni aspetto”. “

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