Fare chiarezza sul progetto di rinaturazione del fiume Po, che prevede, in particolare, la rimozione di pioppi all’interno delle aree golenali.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Emiliano Occhi (Lega) che ricorda come “è stato approvato un piano di rinaturazione del fiume Po finanziato con fondi del Pnrr che prevede alcuni interventi sull’asta fluviale quali ad esempio abbassamento di pennelli e piantumazioni di essenze autoctone e la rimozione di pioppi con l’intento di voler riportare alla naturalità interi tratti del Grande Fiume: si tratterebbe di una diminuzione di 4.000-5.000 ettari su un totale nazionale di 56.000 che corrisponderebbe quindi a un 10% della superficie nazionale destinata alla produzione di pioppi; la filiera del pioppo offre lavoro a 40.000 persone e la coltivazione nazionale è insufficiente a coprire i fabbisogni nazionali quindi questa operazione va in pieno contrasto con le attività del territorio e con l’ambiente stesso”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se sono state coinvolte le associazioni che gestiscono i pioppeti ed operano sul territorio regionale e se non ritiene uno spreco di denaro pubblico aver utilizzato i fondi del Psr per piantumare nuovi arbusti e poi utilizzare i fondi del Pnrr per eliminare gli arbusti di pioppo”.
Occhi chiede, inoltre all’esecutivo regionale “se non ritenga un grave danno di biodiversità l’eliminazione dei pioppeti esistenti e se non ritenga che i pioppi debbano essere tagliati alla fine del loro ciclo di crescita in modo da non causare danni ai coltivatori”.
(Luca Molinari)