COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente. Pair2020, Lega alla Giunta: posticipare di un mese l’entrata in vigore della norma/ foto

In una risoluzione a prima firma Pompignoli, i leghisti invitano anche a predisporre incentivi per agevolare le famiglie nella sostituzione di stufe e caminetti aperti

Escludere dai divieti previsti dal Pair 2020 tutti i Comuni classificati come montani per andare incontro alle molte realtà dove stufe a legna e camini, pur in presenza di diversi sistemi di riscaldamento, rappresentano la fonte principale di riscaldamento domestico. E’ quello che chiede con una risoluzione il gruppo regionale della Lega nord. Nell’atto d’indirizzo, a prima firma Massimiliano Pompignoli, i leghisti sottolineano come “il divieto di utilizzo di biomasse legnose per il riscaldamento domestico abbia sollevato le rimostranze, tra gli altri, dei sindaci dei Comuni della fascia collinare sotto i 300 metri di altitudine, oggetto della direttiva regionale, che hanno evidenziato l’uso quotidiano, nelle zone di montagna, di legna da ardere per l’alimentazione di stufe e caminetti e l’irrilevanza, dal punto di vista dell’apporto di inquinanti, di questi piccoli centri abitati”.

Non solo: i consiglieri rimarcano come sia “altrettanto discutibile, in tutti Comuni interessati dal provvedimento, il divieto di utilizzo, se occasionale, del proprio caminetto o focolare aperto per fini esclusivamente ricreativi e/o domestici perché privo di ricadute pratiche e senza senso”.

Per questo invitano ad “esentare, dal divieto di utilizzo di biomassa legnosa, i generatori di calore, i caminetti e i focolari aperti riservati occasionalmente all’uso domestico-ricreativo”.

E per facilitare l’applicazione della norma regionale propongono all’esecutivo di “prevedere l’adozione di incentivi per permettere alle famiglie di smantellare i generatori di calore non più a norma e sostituirli con impianti energicamente più efficienti”. A questo suggerimento i leghisti affiancano quello di “concedere più tempo ai Comuni per adeguarsi alle direttive, posticipando almeno di 30 giorni la data di decorrenza del provvedimento regionale (1° ottobre 2018)”.

L’atto è stato firmato da Massimiliano Pompignoli, Alan Fabbri, Stefano Bargi, Gabriele Delmonte, Fabio Rainieri, Daniele Marchetti, Andrea Liverani, Marco Pettazzoni e Matteo Rancan.

(Andrea Perini)

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