“Verificare con urgenza la reale efficacia e la corretta esecuzione del progetto di rinaturazione del fiume Po, per assicurare che gli obiettivi
ambientali prefissati vengano effettivamente raggiunti e che non si configuri uno spreco di risorse pubbliche”.
Priamo Bocchi (FdI), con uno specifico atto ispettivo, si riferisce ai 357 milioni di euro stanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) “per la riattivazione dei processi naturali e al recupero della biodiversità nell’area del fiume Po, con l’obiettivo di garantire il ripristino dell’ecosistema fluviale e promuovere un utilizzo più efficiente e sostenibile delle risorse idriche”.
Il programma, elaborato dall’Autorità di bacino distrettuale del Po in stretta collaborazione con le Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, si pone l’obiettivo di definire un piano unitario di interventi di recupero ambientale e si declina in 56 schede di intervento distribuite lungo tutto il corso del fiume.
L’attenzione di Bocchi si fissa in particolare sulla scheda 27 Linea R, relativa agli interventi nel comune parmigiano di Roccabianca e a quelli nei comuni di Motta Baluffi e Torricella del Pizzo in territorio cremonese dove si dovrebbero attuare interventi di tipo naturalistico volti al ripristino degli habitat di interesse comunitario.
“A seguito di un sopralluogo nell’area interessata -denuncia il consigliere- è stato riscontrato un grave stato di degrado e abbandono degli interventi: la quasi totalità dei pali di sostegno risulta priva di piante vive, con la presenza prevalente di vegetazione infestante e residui di materiali plastici abbandonati a terra. In molti casi, all’interno dei dispositivi di protezione non vi è traccia delle piante originariamente messe a dimora, come se gli interventi non fossero mai stati realizzati”.
Alla luce di quanto osservato Priamo Bocchi chiede se l’esecutivo regionale “sia a conoscenza delle criticità e delle condizioni effettive rilevate nell’area interessata dagli interventi previsti dalla Scheda 27 Linea R del Programma d’Azione per la rinaturazione del Po e quali azioni si vogliano intraprendere per verificare lo stato di avanzamento e la qualità
degli interventi, al fine di tutelare il patrimonio naturale e assicurare l’uso corretto e responsabile dei fondi pubblici”.
Auspicando specifiche informazioni su quale soggetto “sia formalmente incaricato del controllo e monitoraggio del rispetto delle
condizioni di garanzia di attecchimento previste dal progetto e in che modo venga garantita la trasparenza e la rendicontazione di tali attività”, Bocchi chiede infine “se siano già state avviate o si intendano avviare procedure per sanzionare eventuali inadempienze da parte dei soggetti attuatori o esecutori dei lavori”.
(Luca Boccaletti)



