“La Regione Emilia-Romagna smentisca categoricamente le pretestuose e strumentali critiche degli ambientalisti sull’insostenibilità economica e l’inutilità della diga di Vetto e dimostri che è fortemente determinata a realizzarla: serve la nomina di un commissario per realizzare la diga di Vetto”.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Fabio Rainieri (Lega) che ricorda come “questa diga è un’ossessione ideologica e irrazionale degli ambientalisti estremisti. Sono rimasti gli unici a negarne la necessità come rimedio più importante alla sete del comprensorio tra le province di Parma e Reggio Emilia. Per loro la soluzione è passare alle colture meno idroesigenti: l’amministrazione regionale guidata da Bonaccini, però, se veramente dopo più di trent’anni di reiterati veti ha cambiato idea e la vuole veramente realizzare, dica apertamente che la diga va costruita nei tempi più rapidi possibili. Deve prendere subito un impegno chiaro per reperire gli ingenti finanziamenti che ci vorranno per realizzarla in modo da creare un invaso capiente e per usi plurimi in grado di soddisfare realmente le esigenze del territorio. È quello che prevedeva il progetto Marcello. Basterebbe poco per aggiornarlo e partire presto”.
“In questo mandato sul tema stiamo lavorando molto, non a caso ci sono state 80 interrogazioni, la Regione ha fatto due convenzioni, l’una con il Consorzio di Bonifica, l’altra con l’Autorità di Bacino, per fare gli studi di fattibilità”, spiega la vicepresidente e assessore all’Ambiente Irene Priolo che ricorda come “per noi l’opera va fatta, ma bisogna ragionare sull’intera opera e non solo sul realizzare l’invaso”.
Parole alla luce delle quali Rainieri si è detto insoddisfatto perché non si risolve il problema e non si danno risposte ai cittadini.
(Luca Molinari)