Individuare e sanzionare i responsabili della “svendita” della parte pubblica del casinetto e aree pertinenti dei boschi di Carrega, in provincia di Parma.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come aveva già in passato chiesto chiarezza sulla gestione di questo patrimonio, ritenendo le risposte ricevute dalla giunta non sufficienti.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo “quale sia l’Ente responsabile del disastro patrimoniale e ambientale provocato e se i responsabili siano tenuti almeno alla rimozione degli incarichi derivanti dall’appartenenza politica”.
Tagliaferri chiede inoltre quali siano i costi economici sostenuti dal 2005 ad oggi dalla Regione nella conduzione del patrimonio immobiliare e ambientale e quali sino i vincoli con la proprietà privata (fam. Carrega) nella svendita dell’immobile di proprietà pubblica”.
Si richiede inoltre chiarezza su come l’esecutivo regionale “intenda affrontare, a seguito dell’alienazione della proprietà pubblica, la persistenza o meno degli attuali vincoli sul pre-parco, zona vasta del territorio che occupa un’estesa superficie prevalentemente agricola che circonda la zona di rispetto e che è stata finora una vera camicia di forza diventando un’estensione del Parco stesso oltre i limiti fissati. Un fatto che ha causato problemi come le centinaia di ungulati senza controllo, i danni continui all’agricoltura, il pericolo per gli abitanti e per le più pregiate produzioni alimentari”, spiega Tagliaferri.
(Luca Molinari)