COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente. Piano Aria, Bertani (M5s): più informazione ai cittadini e risorse per rottamazione dei caminetti

Il consigliere chiede di “inserire sul sito di Arpae e dei Comuni collegamenti a siti dedicati alla certificazione di prodotto che attestino l’idoneità dei sistemi di riscaldamento a biomasse legnose”

Un numero verde gratuito e più informazioni sulle buone pratiche e la regolamentazione degli impianti a biomassa legnosa per il riscaldamento domestico. Lo chiede in una risoluzione alla Giunta Andrea Bertani (Movimento 5 stelle), facendo presente che le misure contenute nel Piano Aria Integrato Regionale (sui divieti di uso di alcuni sistemi di riscaldamento) sono particolarmente rigorose e “andrebbero divulgate per tempo ai cittadini e soprattutto sostenute da specifici e appropriati incentivi economici regionali, ulteriori rispetto a quelli già previsti a livello statale”. Secondo Bertani sarebbe opportuno “inserire sul sito di Arpae e dei Comuni collegamenti a siti dedicati alla certificazione di prodotto che attestino l’idoneità dei sistemi di riscaldamento a biomasse legnose ad assicurare specifiche prestazioni, espresse in termini di rendimento (efficienza) e di emissioni (polveri, ossidi di azoto, monossido di carbonio, composti organici)”.

Bertani sottolinea inoltre che già altre Regioni avrebbero stanziato “specifiche risorse per la rottamazione di generatori di calore domestici alimentati a biomassa (legna, pellet) con apparecchi a basse emissioni ed alta efficienza per permettere a tutti l’adeguamento dei propri impianti di generazione di calore”. Un’altra proposta sarebbe anche quella di “realizzare uno specifico catasto dei generatori di calore alimentati a biomassa presenti nelle abitazioni, anche per una corretta e mirata pianificazione energetica futura regionale”.

Infine Bertani chiede di “sollecitare i sindaci dei Comuni, i cui territori siano posti ad altitudini anche in parte superiori a 300 metri, ad individuare le zone situate al di sotto della suddetta quota cui si applica il divieto imposto dalle misure regionali, in quanto, in caso di mancata individuazione, si applicherà a tutto il territorio comunale”, “valutando inoltre di concedere una proroga di 30 giorni per ottemperare a questo adempimento e l’esclusione, almeno per il primo anno di applicazione, dei Comuni montani”.

(Francesca Mezzadri)

Ambiente e territorio