COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente. Piccinini (M5s): istituire il Reddito energetico regionale

La pentastellata presenta un progetto di legge che punta a sostenere l’installazione di impianti fotovoltaici domestici attraverso la creazione di un fondo pubblico

Istituire il “reddito energetico”, strumento finalizzato a promuovere contestualmente misure di sostegno ai soggetti in condizione economica più debole, azioni concrete per la produzione e l’utilizzo di energia pulita da fonti rinnovabili e un approccio orientato al risparmio sui consumi energetici e sui loro costi.

La proposta è contenuta in progetto di legge di 8 articoli, presentato dalla consigliera Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle), per la quale “il reddito energetico è uno strumento equo, ecologico, economico, etico, che ha potuto contare su interessanti sperimentazioni di carattere territoriale quali il progetto realizzato nel comune di Porto Torres e la legge regionale approvata nel 2019 dalla Regione Puglia”.

Obiettivo del progetto di legge è “promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici domestici attraverso la creazione di un fondo pubblico, orientato a sostenere l’acquisizione, in particolare da parte dei soggetti meno abbienti, di piccoli impianti solari diretti all’autoconsumo, utilizzando il surplus di produzione per la vendita attraverso l’immissione in rete e la destinazione dei ricavi al fondo stesso”. Ricordando anche gli interventi governativi in materia, la proposta di legge istituisce il Reddito energetico regionale e ne disciplina le modalità di finanziamento”. Oltre alla dotazione finanziaria iniziale e agli stanziamenti definiti per gli esercizi successivi al 2020 nell’ambito delle autorizzazioni di spesa annualmente disposte dalla legge di approvazione del bilancio, il Reddito energetico regionale sarà alimentato anche grazie agli importi dei crediti maturati dai beneficiari, in ragione del servizio di scambio sul posto, e ceduti alla Regione. La proposta demanda a una delibera di Giunta la definizione delle procedure di attuazione e regolamentazione nonché delle modalità di accesso riferite al Reddito energetico. I criteri di selezione dei beneficiari favoriscono in via prioritaria, per le utenze domestiche, i nuclei familiari in condizioni di disagio socioeconomico valutate sulla base del valore dell’indicatore ISEE, i nuclei familiari più numerosi, o con più figli minori, quelli formati da anziani e le giovani coppie. Per la concreta attivazione del Reddito energetico regionale, la Regione dovrà sottoscrivere con il Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. (GSE) un Protocollo d’intesa. L’energia prodotta potrà essere autoconsumata dai cittadini per le proprie necessità, mentre quella non utilizzata verrà immessa in rete mediante il contratto di scambio sul posto, stipulato tra i singoli cittadini e il GSE. Alla Regione verrà attribuito il diritto di percepire dal GSE il contributo in conto scambio, che andrà a rimpinguare il fondo per il finanziamento di nuovi impianti fotovoltaici.

 

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