La Giunta chieda al governo di disciplinare “sul territorio nazionale, a partire dal 2035, il divieto di commercializzazione di nuovi autoveicoli di categoria M1 con emissioni di CO2superiori ai livelli definiti dall’articolo 3, lettera m) del Regolamento (UE) 2019/631, garantendo altresì all’industria automobilistica nazionale di pianificare la riconversione, la riqualificazione e l’aggiornamento delle proprie competenze”. Oltre a questo, la Regione sostenga la posizione di nove Paesi europei “per fissare una data per lo stop a benzina e diesel in tutti i mercati europei” e promuova “attraverso la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province autonome e dei Presidenti delle Assemblee elettive delle Regioni e Province autonome, nonché, attraverso i confronti interistituzionali fra Stato e Regioni, l’adozione di iniziative analoghe da parte delle singole Regioni e Province autonome”.
E’ il contenuto di una risoluzione presentata dalla consigliera Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle).
Nel testo, la consigliera ricorda l’impegno del governo, con la conversione del decreto legge 12 ottobre 2020, a intervenire su questo tipo di autoveicoli. Una posizione che segue la strada intrapresa da altri governi europei che hanno fissato la data limite per le auto a benzina o diesel. Inoltre, afferma Piccinini, “il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC) prevede, entro il 2030, una crescita estremamente rilevante delle auto Full Electric” e la riconversione “del parco autoveicoli pubblico e privato nella regione è indicato nel “Nuovo patto per il Lavoro e per il Clima”. Infine, ricorda la consigliera, altri 9 Stati Ue (Austria, Belgio, Danimarca Grecia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi) hanno chiesto “alla Commissione europea di fissare una data per lo stop a benzina e diesel su tutti i mercati europei, individuando a tale fine un calendario certo”.
(Gianfranco Salvatori)