Fare chiarezza sul bando per la “cessione” dei daini di Lido di Classe, nel ravennate, e di Lido di Volano, del ferrarese, in attuazione dopo la recente approvazione di una delibera di giunta.
La richiesta arriva, con un’interrogazione rivolta alla giunta regionale, dalla consigliera Giulia Gibertoni (Misto).
In particolare, Gibertoni vuole conoscere il numero complessivo di daini oggetto della cessione, quando si preveda di avviare queste operazioni di cattura e con quali modalità. Vuole poi sapere se siano previsti nel tempo controlli a garanzia degli animali ceduti e, nel caso la cessione non dovesse andare a buon fine, cosa intenda fare l’amministrazione regionale a tutela di questi animali.
Questa cessione, spiega la capogruppo, “sarebbe destinata ‘unicamente all’allevamento a scopo ornamentale amatoriale’, sarebbero quindi esclusi allevamenti con fini di ripopolamento e di reintroduzione e allevamenti da carne con fini alimentari”. Per questi daini, prosegue, “si tratterebbe, sempre se resistano alla cattura e al trasferimento (che potrebbe essere anche di centinaia di chilometri di distanza), di passare da un regime di libertà a un regime di sostanziale detenzione”.
La Regione Emilia-Romagna, rimarca Gibertoni, “continua a utilizzare, per questi daini, un approccio preconcetto, datato, estraneo a qualsiasi base scientifica: non fa nulla per prevenire i possibili, ancorché minimi, danni all’agricoltura e alla circolazione stradale, dando vita in questa materia a un infinito scaricabarile con gli enti proprietari delle strade, sebbene ciò sia perfettamente realizzabile e già ampiamente sperimentato con ottimi risultati, la giunta poi rinuncia persino alla reale conoscenza del numero dei daini e del loro impatto sull’ecosistema, a ciò si aggiunga la recente pretesa della stessa amministrazione regionale di procedere indipendentemente dall’ente Parco del Delta del Po dell’Emilia-Romagna nella gestione di quella che è manifestatamente, dal punto di vista ecologico, un’unica questione in cui non si possa parlare di daini ‘della Regione’ e di daini ‘del Parco’”.
(Cristian Casali)