COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente Ravenna. Gibertoni (Misto): più tutele per la pineta nel Parco del Delta del Po

L’interpellanza prende la mosse da un recente danneggiamento che ha interessato l’area verde

Tutelare la pineta ravennate dentro il Parco del Delta del Po.

A chiederlo, in un’interpellanza, è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto), il cui atto ispettivo prende le mosse da un fatto avvenuto all’inizio dello scorso mese di marzo.

“Il 3 marzo 2023 alcuni funzionari comunali del Comune di Ravenna e tecnici della società che, per conto del Comune stesso, stava elaborando il piano di gestione forestale dei boschi di proprietà del Comune di Ravenna, durante un sopralluogo, hanno costatato un rilevante danno ambientale, in un’area rientrante pienamente nel territorio del Parco regionale del Delta del Po”, spiega Gibertoni che ricorda come “il danno riguarderebbe quasi mezzo ettaro di bosco, sulla carta rigorosamente protetto, che, apparentemente senza alcun motivo e senza la preventiva autorizzazione dell’Ente Parco, è stato completamente raso al suolo con il taglio completo di tutta la vegetazione, a partire dai pini e da tutti gli alberi presenti. Addirittura il terreno è stato rimosso con la ruspa fino a circa 20/30 cm di profondità, spianando le antiche dune fossili e devastandone il suolo, raccogliendo il terreno di risulta lungo tutti i 250 metri di lunghezza dello scempio, assieme a ramaglie e tronchi divelti”.

Per Gibertoni “la circostanza inspiegabile in questa vicenda è come sia possibile che un’area naturale protetta, della superficie di mezzo ettaro, rientrante nelle aree di competenza del Parco regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna e di proprietà del Comune di Ravenna abbia potuto essere completamente distrutta senza che né l’Ente proprietario, né l’Ente gestore, avessero il minimo sentore di quanto stesse accadendo (operazione certamente durata più giorni dato il livello di distruzione raggiunto con l’asportazione anche del terreno sabbioso) e che di quanto accaduto ci si sia accorti praticamente per puro caso”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “se non reputi necessaria un’attività affinché un patrimonio naturale di inestimabile valore, affidato ad un Ente, quale il Parco regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna, che ha già dimostrato innumerevoli volte di non essere in grado di preservarlo, possa essere tutelato al meglio evitando che quanto già avvenuto abbia ulteriormente a ripetersi e, a questo fine, proporre l’implementazione di un sistema di controlli, anche mediante moderni ausili tecnologici, affinché le aree e i preziosi habitat Parco regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna, protetti dal punto di vista normativo, lo siano anche nella realtà dei fatti”.

(Luca Molinari)

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