COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente Ravenna. Piccinini (M5s): “La Regione dica no alla sovrappressione all’impianto di stoccaggio gas a San Potito-Cotignola”

La consigliera, in una risoluzione, rileva le forti preoccupazioni dei cittadini e chiede alla Giunta una svolta decisa verso le energie rinnovabili

La Regione dica no al progetto di sovrappressione degli impianti nel sito di “San Potito-Cotignola Stoccaggio”, consideri le “fortissime preoccupazioni” degli abitanti sulla sicurezza e faccia “una chiara scelta verso le fonti energetiche rinnovabili e a piani di risparmio ed efficienza energetica”.

Lo afferma la consigliera Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle), in una risoluzione che riguarda l’impianto nel comune di Bagnacavallo (Ravenna).

La consigliera 5 stelle ricorda che nel 2012 “la società Stogit, partecipata al 100% da Snam, ha presentato il progetto per l’ampliamento della capacità di stoccaggio, con previsione di un incremento della pressione massima di esercizio oltre la pressione iniziale di giacimento fino al 107%”. Nel 2018 “Edison Stoccaggio S.p.A. ha presentato istanza per eseguire prove di iniezione nel giacimento BB1 di San Potito finalizzate all’ampliamento della capacità di stoccaggio”. L’anno dopo, la Regione ha segnalato “incertezze e perplessità sui potenziali impatti” e la “necessità di significativi e impegnativi approfondimenti; analoghe iniziative sono state assunte dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna”.

Cittadini e comitati, inoltre, continua Piccinini, hanno espresso forti preoccupazioni “per i pericoli che possono generarsi da tale operazione, quali possibili inneschi di sismicità riferibili alla operatività con livelli di sovrappressione mai autorizzati sul suolo italiano; per le sollecitazioni che possono pervenire agli strati profondi e al suolo dall’alternanza continua tra cicli di stoccaggio del gas in pressione e successiva estrazione; per l’incertezza sugli effetti indotti nel sottosuolo a breve e a lungo termine”.

Inoltre, secondo la consigliera pentastellata, “la strategia del Piano nazionale di energia e clima (PNIEC)” presenta ancora un “capacity market” sbilanciato sul gas naturale; tale strategia appare superata dalle decisioni europee, sia in relazione al percorso di avvicinamento alla neutralità climatica al 2050 che ai piani di ripresa economica contemplati nel Next Generation EU”. Infine, Silvia Piccinini si collega alla risoluzione 1444 che richiamava la Giunta “a promuovere e sostenere, anche nelle sedi interistituzionali e nei confronti con le altre Regioni del Bacino padano, scelte dirette a diminuire il ruolo del gas nella produzione di energia e favorire la massiccia diffusione del ricorso alle fonti rinnovabili”.

 

Ambiente e territorio