La Regione consenta la riapertura in sicurezza del “Sentiero della libertà” in provincia di Reggio Emilia, nel comune di Gattatico, percorso interrotto da mesi per i lavori di ripristino, da parte di Aipo, del greto del fiume Enza. Chi vuole attualmente proseguire il cammino è costretto “a improvvisare attraversate di fortuna con la bicicletta in spalla, azione alquanto pericolosa”.
La richiesta alla Giunta è del consigliere Gabriele Delmonte (Lega) attraverso una specifica risoluzione trattata nell’odierna seduta di lavoro della commissione Territorio, ambiente e mobilità presieduta da Stefano Caliandro, l’atto verte sulla tutela di un sentiero di 59 chilometri che si snoda dalla località Cerezzola di Canossa e arriva a fino a Brescello, sempre nel reggiano.
“Un percorso unico nel suo genere, sottolinea il consigliere leghista, che mette in evidenza le bellezze naturalistiche del territorio della val d’Enza, in particolare l’area verde di Pioppini e il percorso Chico Mendes”.
La risoluzione di Delmonte impegna quindi l’esecutivo regionale nella riapertura del percorso, anche attraverso il coinvolgimento degli enti interessati: Aipo, Rfi, Comune di Gattatico e Club Alpino Italiano. La posizione di Delmonte è stata condivisa anche da Andrea Costa (Pd), il quale ha informato come anche l’amministrazione del comune di Gattatico abbia avanzato analoga richiesta e quindi come il ruolo di facilitatore sia in carico alla Regione Emilia-Romagna”.
(Luca Boccaletti)