COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente. Rete civica: “Chiarire quanto è costato smaltire i residui delle frane in Appennino”

A chiederlo è un’interpellanza a firma Marco Mastacchi (primo firmatario) e Elena Ugolini

Chiarire come vengono trasportati i residui di materiali provenienti dalle recenti frane del nostro Appennino e a quanto ammonta il costo sostenuto per il loro smaltimento.

A chiederlo è un’interpellanza di Rete civica a firma Marco Mastacchi (primo firmatario) e Elena Ugolini in cui si ricorda come “in diversi territori del nostro Appennino avviene lo stoccaggio temporaneo dei numerosi residui di materiali provenienti dalle recenti frane che hanno colpito il nostro Appennino. La gestione della terra derivante dalle frane in provincia di Bologna ha sollevato diverse perplessità, soprattutto quando si è scoperto che una parte significativa di questi materiali viene smaltita a molti chilometri di distanza”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “dove vengono trasportati i residui di materiali provenienti dalle recenti frane del nostro Appennino e a quanto ammonta il costo sostenuto per il loro smaltimento e fino a quando rimarranno attive le aree di stoccaggio temporaneo”. Mastacchi e Ugolini chiedono anche “se la Regione non ritenga opportuno adottare soluzioni locali di smaltimento e riutilizzo dei residui derivanti dalle frane per migliorare l’efficienza, ridurre i costi e minimizzare l’impatto ambientale e come intende intervenire nella gestione dei residui rispetto ai lavori di taglio della vegetazione effettuati dalle ditte specializzate al fine di assicurare che ogni intervento di manutenzione sia completato con la rimozione e il corretto”.

(Luca Molinari)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

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