COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente. Pd: “Supportare i piccoli comuni romagnoli nella raccolta differenziata porta a porta”

Nell’atto ispettivo si sollecita un intervento sui gestori affinché rivedano i metodi di calcolo dei costi di gestione dei rifiuti

Supportare i piccoli comuni romagnoli nella gestione della raccolta differenziata porta a porta.

A chiederlo è il Partito democratico con un’interrogazione in cui si sottolinea come il sistema della raccolta differenziata porta a porta, “sebbene vantaggioso sotto il profilo ambientale, ha portato a un notevole aumento dei costi di gestione dei rifiuti. In particolare, i Comuni più piccoli ed estesi, dove i costi di trasporto sono significativi, hanno risentito maggiormente di
questo incremento”. Riscontrando come la prospettata “riduzione dei costi per cittadini e imprese non sembra essersi verificata”, i dem rimarcano come l’aumento dei costi per la gestione dei rifiuti nei comuni più piccoli non è stato accompagnato da adeguate misure di supporto finanziario o da strategie di perequazione che potessero mitigare l’impatto su questi enti e che la mancanza di contratti adeguati e le modalità di calcolo dei costi di gestione dei rifiuti sono state spesso non trasparenti o non adeguatamente regolate, lasciando spazio a possibili iniquità nella distribuzione dei costi tra comuni grandi e piccoli”.

Di qui l’atto ispettivo con lo scopo di garantire una sostenibilità finanziaria dei comuni più piccoli e per sollecitare una revisione delle politiche dei contratti legati alla gestione dei rifiuti. In particolare il Pd sollecita un’azione sui gestori “affinché si rivedano i metodi di calcolo dei costi di gestione dei rifiuti e per introdurre un sistema di perequazione che aiuti i comuni piccoli della Romagna a gestire l’incremento dei costi dovuto alla raccolta differenziata porta a porta”. In una richiesta diretta alla giunta, infine, si chiede quali azioni abbia in animo l’esecutivo regionale “per equilibrare la necessità di tutelare l’ambiente con la sostenibilità finanziaria dei comuni stessi e se non si ritenga opportuno agire sugli operatori di settore affinché siano resi più trasparenti ed equi i contratti di gestione”.

(Luca Boccaletti)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

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