Sostenere economicamente gli agricoltori danneggiati dalla siccità di questi mesi.
A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “a causa del cambiamento climatico si assiste, per il secondo anno consecutivo, a eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e rapidi passaggi dal maltempo alla siccità. La lunga assenza di piogge ha inevitabilmente ridotto il livello idrometrico del Po a meno 2,66 metri, con la portata del fiume scesa sotto la soglia dei 1.000 metri quadrati al secondo, ovvero -24% rispetto alla media del periodo. La stessa difficile situazione idrica si registra anche per i fiumi Enza, Secchia, Reno e Trebbia, tutti abbondantemente sotto la media mensile”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “quali azioni intenda assumere tempestivamente, per scongiurare il rischio di un disastro economico, produttivo e ambientale ormai annunciato. Se si preveda, considerando il perdurare della condizione climatica particolarmente siccitosa, un immediato calcolo e ristoro dei danni per consentire alle aziende interessate di sopravvivere e al contempo predisporre delle soluzioni di sistema adeguate alle differenze fra aree geografiche”.
Tra le altre richieste all’esecutivo regionale ci sono quelle “di avere riscontri rapidi circa l’evoluzione delle disponibilità idriche sul territorio e delle criticità evidenziate, quindi calendarizzare a breve e con maggiore frequenza questi importanti momenti di confronto tra le realtà operanti sul territorio, e di stanziare risorse per indennizzare gli agricoltori danneggiati dalle secche dei fiumi e anche potenziare le opere e le infrastrutture per una corretta gestione delle risorse idriche e in primo luogo dell’acqua piovana”.
(Luca Molinari)