Prosegue il suo iter, ottenendo parere favorevole anche in commissione Territorio, il programma regionale INFEAS (Informazione ed educazione alla sostenibilità) per il triennio 2024/2026.
Tra i principali obiettivi che il programma si è dato, c’è quello dell’educazione alla sostenibilità ambientale, attraverso una rete di soggetti che progettano e operano sul territorio regionale: tra questi figurano 43 Ceas (centri di educazione ambientale e alla sostenibilità), i Comuni, le scuole, le associazioni, le fondazioni, secondo un modello di collaborazione interistituzionale tra enti pubblici e privato sociale.
Illustrato in sede di commissione, il programma INFEAS mira a ricercare linguaggi e strumenti nuovi per veicolare il tema della cittadinanza attiva, supportare un nuovo civismo giovanile per promuovere pratiche rigenerative, sulla base degli obiettivi dell’Agenda 2030. Tra le proposte vi sono anche le maratone di idee e le sfide in campo creativo e artistico.
Il referente Arpae, intervenuto in commissione, ha ricordato che il primo programma risale al 1999 e oggi si è giunti al nono programma “in un contesto di crisi climatica e di problemi ambientali ipercomplessi, per i quali serve un approccio integrato e multidisciplinare. L’educazione alla sostenibilità è oggi uno dei principali volani del cambiamento”.
Il Gruppo indipendente, pur rimarcando l’importanza di azioni che vanno a migliorare la qualità della vita, ha sottolineato la necessità “di partire, nella programmazione, dai dati sui risultati ottenuti negli anni precedenti”. “Oggi viene fornita una rendicontazione generale, per un valore di circa un milione 600mila euro, ma sarebbe stato importante avere anche i dati sui programmi specifici, sulla relazione tra risorse impiegate e risultati conseguiti. Qualche mese fa ho chiesto alla Regione, ad esempio, i dati sui risultati raggiunti nelle politiche plastic free, che non sono ancora disponibili. A testimonianza che un conto sono i manifesti programmatici, un altro è la realtà e l’applicazione pratica”.
Europa verde si è complimentata per “un programma che contiene integrazioni importanti, segno che si tratta di un lavoro in costante crescita e che valutiamo positivamente. Un tassello importante per la tutela dell’ambiente e per la promozione di una nuova sensibilità, in un quadro di interventi concreti sul territorio”. “La strategia plastic free resta comunque anche per noi un punto interrogativo in relazione ai risultati effettivamente raggiunti”, ha concluso.
(Brigida Miranda)
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