E’ vero che è stato predisposto un Tavolo di consultazione per la revisione della legge regionale 27/2000, “Nuove norme per la tutela ed il controllo della popolazione canina e felina“, e, in questo caso, quali sono le Associazioni che ne fanno parte e quali le disposizioni della legge da rivedere?
Lo chiede Silvia Piccinini (M5s) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dove ricorda che la legge 27 “promuove e disciplina la tutela degli animali, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti e il loro abbandono, il loro sfruttamento a fine di accattonaggio e il loro utilizzo per competizioni violente, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo ed animali e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente”. Il testo – aggiunge – prevede che i Comuni, le Province, le Ausl, la Regione, con la collaborazione delle associazioni zoofile e animaliste interessate senza fini di lucro, attuino, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, interventi per la tutela e il controllo della popolazione canina e felina, per prevenire il randagismo.
La legge – rileva Piccinini – ha anche istituito il Comitato provinciale, che, fin dalla sua costituzione, ha svolto un’attività continua di coordinamento tra livelli istituzionali, associazioni animaliste e gestori privati di strutture di ricovero per animali, risultando un luogo di confronto fra i diversi soggetti coinvolti nel controllo e nella tutela della popolazione canina e felina e producendo notevoli risultati.
E’ a questo proposito – evidenzia l’esponente 5 stelle – che le Associazioni hanno manifestato forte preoccupazione, temendo che, con la revisione del testo, si prospetti una possibile soppressione dei Comitati e che ci possano anche essere ripercussioni negative sui progetti in corso, per esempio il progetto “metropolitano del Pronto soccorso per animali vittime di incidenti stradali”.
Associazioni ambientaliste – spiega la consigliera – avrebbero inoltre riferito che l’11 gennaio scorso si sarebbe tenuto un incontro con il responsabile del servizio regionale sanità veterinaria e igiene degli alimenti, che avrebbe dichiarato l’intenzione della Regione di accentrare a livello regionale le norme per la tutela e il controllo della popolazione canina e felina e di costituire a questo scopo un Organismo, a cui potrebbero partecipare anche le rappresentanze delle associazioni.
Piccinini vuole quindi sapere se la Regione sia effettivamente intenzionata a costituire un nuovo Organismo, in caso di risposta positiva, con quali tempi e con quali caratteristiche e domanda se, in attesa di predisporre l’iter di revisione della legge, non si ritenga opportuno che la Città Metropolitana debba garantire comunque la prosecuzione dei progetti attualmente allo studio del Comitato provinciale di Bologna.
La Regione – a parere della consigliera – dovrebbe anche sospendere, fino a quel momento le procedure di trasferimento del personale della Città Metropolitana addetto a questo settore e attribuire la specifica facoltà alla stessa Città Metropolitana di costituire un proprio Comitato per la tutela degli animali d’affezione, autonomo e con funzioni complementari all’Organismo regionale.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)
(Antonella Celletti)