COMUNICATO
Assemblea

Arte Fiera. Successo di pubblico per “Le collezioni e le donazioni d’arte dell’Assemblea legislativa”/foto

La mostra, inserita in “Art City Segnala 2019” in occasione di Arte Fiera, presenta il corpus delle donazioni ricevute dall’Assemblea tra il 2016 e il 2019. Presidente Saliera: “è un onore poter esporre in maniera permanente opere che sono testimonianza della storia dell’arte della nostra comunità”

Grande successo di pubblico per “Le collezioni e le donazioni d’arte dell’Assemblea legislativa regionale”, la mostra realizzata dal Parlamento regionale in occasione di Arte Fiera. Ieri sera quasi 200 persone hanno partecipato al taglio del nastro della rassegna artistica che raccoglie le tante opere che, specie negli ultimi tre anni, sono state donate all’Assemblea legislativa regionale.

A fare gli onori di casa la presidente del Parlamento regionale, Simonetta Saliera, che, insieme al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha accolto i visitatori e i tanti artisti che, grazie alla loro generosità, hanno permesso di arricchire di valore e bellezza il patrimonio artistico di viale Aldo Moro.

“Siamo grati a tutti coloro che hanno deciso di donare le proprie opere all’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, li ringraziamo per la loro sensibilità: per noi è un onore poter esporre in maniera permanente le loro produzioni, ricordando e valorizzando così epoche fondamentali della storia dell’arte della nostra comunità”, spiega la presidente Saliera nel ricordare l’importanza del lavoro quotidiano di quanti in Regione rendono possibili eventi come quello che vede l’Assemblea protagonista di Arte Fiera ormai per il terzo anno consecutivo.

Curata da Sandro Malossini, “La collezione d’arte dell’Assemblea legislativa e le donazioni 2019-2019” presenta tutto il corpus delle donazioni che tra il 2016 ed il 2019 hanno visto un rinnovato interesse, da parte di numerosissimi artisti, nei confronti dell’Assemblea legislativa e della sua attività promozionale e di valorizzazione dell’arte del proprio territorio. Si parte con le opere che hanno costituito il primo nucleo del patrimonio artistico dell’Assemblea legislativa: un grande mosaico di Aldo Borgonzoni, due importanti altorilievi di Angelo Biancini, i cartoni preparatori dell’affresco di Ilario Rossi dedicato all’eccidio di Marzabotto, alcune opere di Carlo Zauli, un paesaggio di Carlo Mattioli, una scultura di Quinto Ghermandi, e altre interessanti opere di artisti emiliano romagnoli. Lavori che si affiancano alle donazioni che negli ultimi anni, dal 2016 al 2019, hanno implementato un patrimonio che si sta definendo come collezione d’arte moderna e contemporanea dedicata al territorio. Dalle ricerche di area figurativa passando per l’esperienza informale fino agli ultimi esiti formali e concettuali, si potrà trovare riscontro della presenza di grandi interpreti dei linguaggi e delle ricerche artistiche nazionali ed internazionali. La scultura viene rappresentata da Adriano Avanzolini, Mirta Carroli, Paolo G. Conti, Mauro Mazzali e dalle ultime donazioni di Sergio Monari, Marco Fornaciari, Sergio Zanni e Silvano Chinni. La pittura si trova nelle tele di Maurizio Bottarelli, Ilario Rossi, Vittorio Mascalchi, Mario Nanni, Fabio Torre, Antonio Mazzotti, Leone Pancaldi, Giorgio Zucchini, Vincenzo Satta, Bruno De Angelis, Daniele Degli Angeli, Walter Cascio, Tatsunori Kano, Roberto Pagnani, Fuck Aliens e in quelle di nuova acquisizione: Bruno Pulga, Piero Copertini, Carlo Mastronardi, Luciano Bertacchini, Alfonso Frasnedi, Enzo Tinarelli, Gianfranco Goberti, Riccardo Camoni. Alcune grandi carte ci fanno poi scoprire la suggestione che il supporto può dare partecipando alla composizione dell’opera: Enrico Mulazzani e Franco Filippi ne sono un bell’esempio. L’area più concettuale è significativamente figurata dalle opere di Nanni Menetti, Maurizio Osti, Marco Pellizzola e GianPaolo Roffi.

“La collezione d’arte dell’Assemblea legislativa e le donazioni 2016-2019” sarà visitabile dal lunedì al venerdì fino al 3 marzo prossimo dalle ore 9 alle ore 18.

 

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