Slitta a domani l’elezione del nuovo presidente della commissione Cultura. Nelle prime due votazioni, quelle in cui è necessaria la maggioranza dei quattro quinti degli aventi diritto al voto, nessun candidato ha raccolto la maggioranza necessaria a succedere a Francesca Marchetti (Pd), che nei giorni scorsi si è dimessa da consigliera regionale (e quindi anche da presidente della commissione Cultura) in quanto eletta sindaca di Castel San Pietro Terme nel turno elettorale dello scorso giugno.
Nelle due votazioni il candidato della maggioranza, Giuseppe Paruolo (Pd), ha raccolto rispettivamente 27 e 26 voti. Alla prima votazione hanno partecipato 45 consiglieri: Paruolo ha ottenuto 27 voti mentre Maura Catellani (Lega) ha ottenuto 15 voti e ci sono state 2 schede nulle e una scheda bianca. Nella seconda votazione hanno votato 45 consiglieri: Paruolo ha avuto 26 voti, Catellani 15, un voto a testa Fabio Ranieri (Lega) e Michele Facci (Gruppo Indipendente).
La candidatura di Paruolo, che già ha presieduto la commissione Cultura nella scorsa legislatura (2014-2020), è stata avanzata dalla capogruppo del Pd Marcella Zappaterra. Matteo Rancan (Lega) e Michele Facci, pur esprimendo stima per la persona di Paruolo, annunciano come il centrodestra non lo voterà perché è una candidatura che nasce nel clima di conflittualità di questi giorni dovuti al confronto tra centrosinistra e centrodestra sul tema del referendum abrogativo sull’autonomia differenziata. Sulla stessa linea anche gli altri consiglieri del centrodestra intervenuti: Daniele Machetti (Lega), Simone Pelloni (Rete civica), Gabriele Delmonte (Lega), Luca Cuoghi (FdI) e Andrea Liverani (Lega). A sostegno della candidatura di Paruolo, invece,è intervenuto Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa). Unanime, sia dal centrosinistra sia dal centrodestra, il ringraziamento alla presidente uscente Francesca Marchetti per il lavoro svolto e il dialogo tenuto con tutte le forze politiche.
Da regolamento dell’Assemblea legislativa quando nessun candidato raggiunge i quattro quinti dei voti nelle prime due votazioni si procede a una terza votazione nella quale è sufficiente ottenere la maggioranza del 50%+1 dei voti dei componenti dell’Assemblea. Questa votazione va però effettuata il giorno successivo alle prime due.
(Luca Molinari)