L’Aula ha approvato il rendiconto dell’Assemblea legislativa per l’esercizio finanziario 2015. Hanno votato a favore Pd, Sel, Ln, Fdi-An, contrario il M5s.
L’anno 2015- ha affermato uno dei due questori dell’Ufficio di presidenza – ha segnato il passaggio tra la IX e la X legislatura, il cui avvio è stato caratterizzato dall’entrata in vigore della legge regionale 1/2015 sul contenimento dei costi della politica, che ha ridotto ulteriormente le indennità di carica dei consiglieri regionali e di riflesso le indennità degli Istituti di garanzia, dei componenti del Corecom e del Collegio dei revisori, oltre a eliminare l’indennità di fine mandato dei consiglieri a partire dalla X legislatura e a cancellare totalmente il contributo per il funzionamento dei gruppi assembleari. C’è poi stato- ha aggiunto- un costante impegno in questi anni a una riduzione dei costi della struttura assembleare che ha consentito ulteriori riduzioni del carico del bilancio dell’assemblea sui contribuenti. Le spese totali dell’Assemblea nel 2015 sono ammontate a quasi 32.267.000 euro, con un avanzo effettivo da applicare al bilancio 2016 di 3.265.025 euro, che significano un costo pro capite per cittadino di 7,25 euro, contro gli 8,14 euro del 2011, quando la spesa complessiva si attestava sui 36.308.000 euro.
Sono emerse critiche da parte del M5s sulla voce che riguarda i vitalizi, riguardanti le legislature precedenti, su cui “non si è inciso” e che “costituiscono una spesa di circa 5 milioni”. “Abbiamo già presentato un progetto di legge su questo tema- ha affermato un consigliere del gruppo- in attesa di un testo da parte del Pd, che tuttavia sta tardando. Questo mancato risparmio rappresenta infatti un’ingiustizia nei confronti di persone che vedono già oggi intaccate le proprie pensioni: si tratta di un privilegio e non di un diritto”.
Arriva dall’altro questore la spiegazione: “L’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea non può esimersi dall’applicare la normativa vigente e quindi prevedere l’erogazione dei vitalizi in questo bilancio. Solo una norma di legge, esente da eccezioni di costituzionalità, può infatti intervenire su questa materia”.
Replica un consigliere del Pd, ricordando che è stata da tempo approvata una risoluzione, di cui è primo firmatario, che impegna a legiferare in materia e che è in dirittura d’arrivo un testo elaborato “senza furie giacobine”, in modo tale da “evitare futuri contenziosi e cause risarcitorie”.
Anche per la Ln, la questione dei vitalizi è da affrontare e la diminuzione dei costi può essere perfezionata con ulteriori tagli a certe spese “esorbitanti”. “La strada che si sta percorrendo- ha detto un consigliere- è quella giusta, ma è necessario entrare ancora di più nel merito delle voci di spesa”.
Sulla legge 1/2015 è intervenuto anche un consigliere di Sel che ha ricordato come questo provvedimento sia stato “un segnale immediato, fatto in tempi brevi, in apertura di legislatura” che ha trovato tutti concordi e che, visti i numeri, ha prodotto risultati sul piano dei risparmi. Entro l’estate- ha concluso- si arriverà a una proposta per rivedere i nodi ancora da sciogliere che dovrà trovare la maggiore condivisione possibile.