COMUNICATO
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Assemblea. La presidente Saliera ricorda il sindacalista Bruno Papignani: “Aiutò la Regione a risolvere difficili vertenze”

La numero uno del parlamento regionale a confronto con Maurizio Landini, Sergio Cofferati, Francesca Re David e Maurizio Lunghi sulla figura di Bruno Trentin al convegno Cgil su “il sindacato come soggetto politico”

“Voglio rivolgere un doloroso ed affettuoso pensiero al compagno Bruno Papignani, caro amico, sindacalista e grande contrattualista, scomparso da pochi giorni che ha aiutato con passione ed intelligenza in più occasioni la Regione a risolvere difficili vertenze”. Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, ha ricordato così il segretario della Fiom-Cgil di Bologna e dell’Emilia-Romagna, scomparso alla fine della scorsa settimana. L’occasione è stato il convegno “Bruno Trentin: il sindacato come soggetto politico” a Bologna al quale la presidente ha partecipato con, tra gli altri, Maurizio Landini, segretario generale nazionale della Cgil, Sergio Cofferati, ex sindaco di Bologna ed ex leader della Cgil, Francesca Re David, numero uno della Fiom e Maurizio Lunghi, segretario della Cgil di Bologna.

Organizzato dalla Fondazione Claudio Sabattini e dalla Cgil di Bologna, il convegno è stata l’occasione per ricordare Bruno Trentin, segretario generale nazionale della Cgil dal 1988 al 1994 in anni complessi e difficili. “Parlare di Bruno Trentin– spiega Saliera– vuol dire parlare del pensiero e dell’azione politica di un grande sindacalista, di un intellettuale organico al movimento operaio e di un politico coerente con i propri ideali di libertà ed eguaglianza, maturati fin dalla partecipazione alla lotta partigiana. Bruno Trentin è stato la stella polare del firmamento sindacale in tutti gli anni del suo impegno nel mondo del lavoro, in una ricerca ininterrotta sulla liberazione della persona e sulla sua capacità di autorealizzazione e ha introdotto nella società sempre più elementi di egualitarismo facendo delle persone il perno di ogni convivenza civile partendo dai rapporti in fabbrica”.

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