In occasione del Capodanno, le riflessioni della presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti sul 2020 e per il 2021. Il 2020 è arrivato al termine. Il peggior anno di sempre per chi non ha conosciuto la prima guerra mondiale, la spagnola del 1918 o la seconda guerra mondiale. Per chi è nato dopo il 1945, il 2020 è certamente l’anno peggiore. Un virus che ha colpito le famiglie, che non ha fatto distinzione tra paesi ricchi e paesi poveri, che ha colpito duramente l’economia. In tanti dicono: “nulla sarà come prima”. Condivido questa affermazione non solo nel suo aspetto scaramantico, auspicando che il virus non compaia mai più, ma perché ci dobbiamo chiedere cosa dovrà cambiare per essere diversi da prima. Viviamo in un mondo globale e ora ne abbiamo la piena consapevolezza: un virus non conosce confini e paesi. Non era un problema cinese, non era un problema italiano, ma è un problema globale. La pandemia ci ha colpito al cuore, ha messo a nudo le fragilità dell’umanità e l’inadeguatezza dei governi sovrani. Problemi comuni richiedono soluzioni comuni. L’Europa gioca un ruolo strategico, non solo per le opportunità racchiuse nel Next Generation EU, ma soprattutto per le politiche comuni che sarà capace di esprimere. La salvaguardia del pianeta richiede misure sovranazionali più incisive di quelle attuali. “Nulla sarà come prima” per tante politiche chi ci riguardano da vicino. Per la SANITA’, dove è finito il tempo dei tagli ai finanziamenti della sanità pubblica, anche nelle Regioni, come la nostra, dove lo standard viene considerato buono. Serve investire con ancora maggiore convinzione sul personale sociosanitario, sulla ricerca, sull’implementazione della sanità territoriale e sul concetto di prossimità. Più medici, più paramedici, più servizi territoriali e case della salute. Per dare nuovo slancio anche al ruolo dei medici di base. Per la DIGITALIZZAZIONE. La pandemia ha messo in risalto tutti i problemi che hanno l’Italia e il nostro territorio. Serve dunque un intervento più efficace da parte degli enti pubblici per assicurare a tutti l’accesso alle tecnologie dell’informazione. Senza banda larga si rischia di finire fuori dal mondo. Per il TURISMO. È il settore economico più colpito al mondo. Il motore dell’economia mondiale si è fermato. Il comparto del turismo ha perso tra il 50% e il 70% del fatturato nel 2020: le migliori previsioni parlano del2022 per ritornare a livelli accettabili. Il 2021 sarà un anno di transizione con l’auspicio che i vaccini diano più certezze per la prossima estate. Sta di fatto che le imprese turistiche stanno faticando a rimanere sul mercato. Tante strutture alberghiere non riapriranno. Il commercio è allo stremo, chiuso in una morsa tra lockdown ed e-commerce. Per ridare slancio al settore è fondamentale non stare fermi. Tanti operatori del settore si lamentano per le poche risorse previste nei programmi per la Next Generation EU: tre miliardi di euro per turismo e cultura, in effetti, sono pochi. Ma sarebbe un errore soffermarsi solo sul singolo capitolo di spesa. La “rivoluzione verde e transizione ecologica” vale oltre 74 miliardi: l’industria del turismo che conosciamo è energivora. Quale migliore occasione per promuovere un programma per l’innovazione delle nostre aziende turistiche? Una quota a fondo perduto, una parte a prestito a lungo termine per chi vuole innovare. È indispensabile discuterne con le categorie economiche e il governo per un grande progetto nazionale che dia vita a una politica industriale del turismo ambiziosa e competitiva. Per le AREE PRODUTTIVE, dove servono più sinergia con università e industrie ad alto contenuto innovativo e tecnologico, assecondando e incentivando questi processi. Ma lasciatemi dire, da presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, e dunque come donna impegnata nelle istituzioni, che “nulla dovrà essere come prima” pensando a un ruolo più deciso delle donne nei processi produttivi e decisionali, per un senso di comunità più profondo che faccia emergere passioni, idee e voglia di mettersi in gioco e che, necessariamente, deve mettere ai margini l’ “Io” sostituendolo con il “Noi”. Benvenuto 2021!
31 Dicembre 2020 17:00
Assemblea. Riflessioni della presidente Petitti sul 2020 e per il 2021
“‘Nulla dovrà essere come prima’ in particolare riguardo a un ruolo più deciso delle donne nei processi produttivi e decisionali, per un senso di comunità più profondo che faccia emergere passioni, idee e voglia di mettersi in gioco e che, necessariamente, deve mettere ai margini l’ ‘Io’ sostituendolo con il ‘Noi’”
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31 Dicembre 2020 17:00


