Trent’anni di produzione artistica in settanta opere. Mercoledì prossimo 31 ottobre, alle ore 18, la presidente dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna Simonetta Saliera, inaugurerà la personale di Vincenzo Satta, che fino al 25 novembre prossimo sarà visitabile nei locali del Parlamento regionale. Curata da Sandro Malossini e Pier Giovanni Castagnoli, la rassegna presenta circa settanta opere su carta realizzate tra il 1986 ed il 2016. Ripercorre la piena maturità dell’artista nato a Nuoro nel 1937 e residente a Bologna dai primi anni sessanta.
Dopo la stagione della pittura analitica, che lo aveva visto partecipe e maestro, sulla fine degli anni settanta la sua ricerca si apre ad un segno più libero, a colori più azzardati e contrastanti, senza perdere il controllo di quella luce che nei precedenti lavori ne aveva fatto struttura e linguaggio. “Fu allora il segno e fu la metrica ritmica della sua scrittura a costruire la pagina pittorica, generando andamenti, spaziature, addensamenti e rarefazioni, al fine di impregnare di luce la superficie, di farla vibrare della sua vita, di estenderne e amplificare i confini nel territorio estatico offerto alla contemplazione”, spiega Pier Giovanni Castagnoli nel saggio che accompagna la mostra. “Di quella luce che nascosta dietro ombre e solidi neri monumenti appare come un raggio di sole ad aprire ad altri esiti formali, a illuminare il bianco del foglio, ad accogliere le ragioni di una sottile ricerca che alle velature della pittura degli anni settanta si concede ora la maturità di un canto corale” gli fa eco Sandro Malossini.
“La personale di Vincenzo Satta si inserisce nel progetto di valorizzazione e riconoscimento di artisti che operano nel territorio da parte dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, che, dopo le rassegne dedicate a Mario Nanni, Nanni Menetti, Ilario Rossi, Maurizio Bottarelli e Alfonso Frasnedi ospita ora, con grande orgoglio, questa mostra antologica di Vincenzo Satta”, sottolinea Simonetta Saliera, nel ringraziare l’autore, i curatori della mostra e tutti coloro che con il loro lavoro e la loro passione hanno permesso di rilanciare il Parlamento regionale come casa degli artisti emiliano-romagnoli.