COMUNICATO
Parità, diritti e partecipazione

Associazioni datoriali in commissione Parità: lavoro femminile, la diversità dovrebbe essere un valore

Apertura dai gruppi politici: bisogna lavorare per garantire più opportunità alle donne

Nel nostro paese l’occupazione femminile è scesa al 48,9 per cento (dati dicembre 2020), inoltre il reddito delle donne arriva appena al 59,6 per cento rispetto a quello degli uomini (solo il 10 per cento delle posizioni di vertice sono occupate da donne): tra il mese di novembre e quello di dicembre del 2020 in Italia hanno perso il lavoro 101mila persone, di cui 99mila donne.

Questo il dato più significativo emerso nel corso dell’audizione delle rappresentanze delle associazioni datoriali in Commissione per la parità e per i diritti delle persone, presieduta da Federico Alessandro Amico.

Sul tema del lavoro femminile sono intervenuti Giovanni Monti (Alleanza delle cooperative), Medea Bertolani (Confindustria), Donatella Bellini (Confcommercio), Carmelina Fierro (Comitato per la opportunità delle professioniste), Benedetta Rasponi (Cna), Elisabetta Todeschini (Gruppo Minerva Federmanager), Stefania Cuccurullo (Manageritalia) e Sara Brugnoni (Confapi).

Con il Covid sono le donne a essere maggiormente penalizzate, segno che la parità di genere in Italia non è ancora una realtà. È fondamentale ridurre il gender gap, la diversità dovrebbe essere un valore aggiunto. Le donne devono partecipare alla ripresa, il lavoro deve essere accessibile anche per loro. Rispetto al passato si registra un arretramento. La diseguaglianza ha cause strutturali radicate alla base dei nostri modelli di organizzazione socioeconomica, politica e culturale. Bisogna quindi intervenire, prevedendo politiche attive in grado di promuovere un cambiamento culturale (con particolare attenzione ai i servizi per l’infanzia). Anche l’aspetto della formazione non può essere trascurato. Inoltre, la maternità deve essere più flessibile.

Per Valentina Stragliati (Lega) “le proposte di oggi si basano sulla concretezza”. La consigliera ha ribadito che “facendo rete con i portatori d’interesse si possono raggiungere risultati importanti”. Dal punto di vista del lavoro, ha concluso, “il Covid ha colpito di più donne e giovani”.

“C’è consapevolezza rispetto alla democrazia paritaria, fondamentale per la ripresa economica (con il contributo essenziale dell’imprenditrice donna), ci sono proposte concrete”, ha sottolineato Palma Costi (Pd). Dobbiamo quindi, ha aggiunto, “ragionare assieme sulla qualità di vita e di lavoro delle donne, partendo dalle opportunità”.

Roberta Mori (Pd) ha ribadito l’importanza “del convergere su azioni comuni, serve il protagonismo attivo delle nostre risorse migliori, donne e uomini in alleanza tra di loro, lo sviluppo deve essere integrato e le istituzioni devono sostenere l’uguaglianza di genere”.

“Oggi abbiamo condiviso riflessioni utili a lavorare in termini di prospettiva”, ha concluso la seduta il presidente Amico.

(Cristian Casali)

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