Tasse ferme per il nono anno consecutivo, misure antiinflazionistiche che faranno risparmiare ai cittadini 141 milioni di euro, fondi per sanità, sostegno alle imprese, sviluppo, scuola e trasporto pubblico, cura del territorio, Tecnopolo di Bologna. Al via la discussione in Assemblea legislativa sul pacchetto Bilancio 2024, la manovra da 14 miliardi (di cui oltre 9 per la sanità) proposta dalla giunta che, tra le altre cose, prevede risorse per il diritto allo studio, il fondo per la non autosufficienza, la cura del territorio, il Tecnopolo di Bologna, il sostegno alle imprese e al lavoro.
“Proseguiamo con scelte a vantaggio della nostra comunità, per ridurre le diseguaglianze territoriali e sociali. Nonostante a livello nazionale ci sia uno stop nella crescita economica vogliamo che l’Emilia-Romagna rimanga una locomotiva di traino. La Regione ha deciso delle misure per garantire il bus gratis ad alcune categorie, una di queste misure costa 40 milioni, meno dei soldi che il governo ci chiede per il debito pubblico”, spiega il relatore di maggioranza sul Bilancio Luca Sabattini (Pd) che ha criticato la richiesta del governo alle Regioni a statuto ordinario di assicurare per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028, un contributo alla finanza pubblica pari a 350 milioni di euro annui, contributo che per l’Emilia-Romagna del contributo annuo a carico della Regione Emilia-Romagna è di 44,8 milioni l’anno per il 2024 e il 2025.
Netta la posizione del relatore di minoranza Stefano Bargi (Lega): “Questa manovra ha due primati: è stata fatta in maniera frettolosa senza confronto e viene usata come una clava contro il governo. Per il resto no c’è nulla di ciò di cui ci sarebbe bisogno: si prosegue solo con green e politiche di genere. Il Bilancio è la fotocopia di quello degli altri anni, non ci sono novità e si va avanti come se non ci fossero problemi, ma invece sappiamo che così non è: penso all’industria o alla necessità di fare politiche per la natalità dove invece che scelte strutturali si fanno politiche assistenziali, così come servono scelte per la sicurezza e contro le baby gang e un cambio di passo sull’urbanistica perché così si sta penalizzando il settore edile senza tutelare realmente l’ambiente”.
Scorrendo le varie voci del Bilancio si vede che la sanità si conferma quella principale: in attesa dell’accordo sul riparto del Fondo sanitario nazionale, vengono stanziati 9 miliardi di euro (di cui 8,5 milioni di euro l’esenzione dal ticket per le prime visite per le famiglie numerose e 100.000 euro per l’iscrizione al SSN dei senza fissa dimora), mentre aumenta di mezzo milione di euro anche il Fondo per la non autosufficienza. Salgono a 40 i milioni di euro (+6,5 milioni rispetto al 2023) investiti dalla Regione per far viaggiare pendolari e studenti gratuitamente i cittadini dell’Emilia-Romagna, sono poi previsti 40 milioni di euro, fra fondi regionali ed europei attivati, per l’abbattimento delle rette dei nidi e la gratuità di quelli nei Comuni montani e delle aree interne. Per il diritto allo studio sono previsti 37 milioni di euro per la copertura del 100% delle borse di studio e altri 15,3 milioni di euro per il diritto allo studio scolastico. Sono previsti 800 milioni di investimenti (destinati a diventare 1,9 miliardi nel triennio) le cui principali voci sono la riqualificazione delle infrastrutture culturali (10 milioni), l’elettrificazione e la sicurezza delle linee ferroviarie regionali (31 milioni), per la sistemazione dei ponti (10 milioni) e altri 7,14 milioni di euro serviranno per la realizzazione di interventi attesi da tempo come l’incrocio a Borgo Secchi nel Comune di Bagnacavallo, la manutenzione straordinaria delle strade provinciali di interesse regionale ed il finanziamento dell’intervento “Completamento della Nuova Galliera in Comune di Bologna”. A sostegno degli investimenti privati sono previsti 13,2 milioni di euro per la legge regionale sulla attrattività, per l’internazionalizzazione delle imprese (6,7 milioni di euro per Expo 2025 e Fiere), per la legge sull’economia urbana (25,85 milioni nel triennio), per la legge sui talenti (4 milioni di euro nel triennio) e per il sostegno al credito (4,9 milioni per Confidi e abbattimento tassi). Di particolare importanza il capitolo relativo al Tecnopolo di Bologna: 23 milioni di euro per completare la struttura che ha sede nell’area dell’ex Manifattura Tabacchi. Previsti 10 milioni di euro per il recupero di alloggi di edilizia pubblica, un milione per reperire alloggi per le donne che hanno subito violenze, 2 milioni per il Fondo affitti, un milione per recuperare alloggi per le donne che hanno subito violenza, viene incrementato il fondo manutenzioni di 8 milioni, consolidato il contributo ad Aipo di 5 milioni e rafforzato il Fondo imprevisti e somme urgenze per 5 milioni. E infine, 5 milioni all’anno per il Fondo montagna.
(Luca Molinari)