Prosegue in Assemblea legislativa il dibattito sul Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna, la manovra da 14 miliardi di euro (di cui oltre 9 miliardi in sanità) proposta dalla giunta e il cui voto è previsto in serata.
Giancarlo Tagliaferri (Fdi) ha spiegato: “Voteremo contro il bilancio regionale perché la proposta si basa su una grande ipocrisia. Guerre, pandemia e crisi economiche hanno cambiato il mondo ma voi continuate a essere fedeli all’assunto renziano dello storytelling e non dite che nulla cambia per tranquillizzare i cittadini ma proponete una politica vecchia, insufficiente e dannosa. Voteremo no al bilancio perché gli emiliano-romagnoli si meritano di meglio. Sulla sanità date la colpa al governo ma il governo ha messo i soldi affinché possa chiudere in pareggio. Basta bugie e basta piangersi addosso. Avete tagliato dimenticando intere fette del territorio regionale e fate show per coprire buchi che si potranno aprire in futuro”.
Per Valentina Castaldini (FI) questo bilancio è un bilancio di emergenza. Cerca di dedicarsi alle due grandi emergenze regionali: sanità e sicurezza del territorio. Nel triennio si mettono a bilancio 32 milioni, briciole, per la manutenzione della rete idrografica e opere idrauliche quando tutto ciò poteva essere fatto prima. Il buco delle aziende sanitarie ha origini molto lontane: è strutturale, risale ai primi anni 2000 e resterà in eredità alla prossima legislatura. Chiediamo una riforma strutturale dall’inizio del mandato ma non c’è intenzione politica di attuarla. La nostra spesa pro-capite in tema di disabili e anziani è in costante decrescita e le politiche di aiuto non sono all’altezza. Va riformato tutto il sistema dei servizi sociali”.
Massimiliano Pompignoli (Lega) ha sottolineato: “La situazione è molto critica. Ho presentato un ordine del giorno, dopo aver ascoltato con attenzione la commissione tecnico scientifica, riguardo la manutenzione dei fiumi. Tutti gli alvei vanno messi in sicurezza perché al momento non lo sono. Abbiamo criticità specie nelle zone dell’alluvione: interi quartieri in caso di maltempo vanno a vedere a che livello sono i fiumi. Chi vive in quelle zone rischia di trovarsi nuovamente un fiume esondato. Dobbiamo fare l’indispensabile affinché ciò che è accaduto nel maggio 2023 non accada più. Occorre intervenire in maniera diversa. Le corrette manutenzioni dovevano essere fatte tempi addietro, a partire dalle zone montane”.
Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) interviene sui cambiamenti climatici: “La Regione Emilia-Romagna non sta dando le risposte che servono, come se l’alluvione in Romagna non ci avesse insegnato nulla, non ci sono misure sulla sostenibilità, non c’è una legge sul clima, continuiamo a puntare su opere devastanti come la Cispadana o la bretella Sassuolo-Campogalliano”. “Un bilancio luci e ombre, spero che in questo ultimo anno di mandato si possa intervenire su queste criticità”, conclude.
Maura Catellani (Lega) concentra il proprio intervento sulla montagna: “Serve migliorare le connessioni in Appennino, per fare un esempio a Civago (nel reggiano), località turistica, è attivo un solo operatore telefonico”. Poi sul tema sport: “Necessario supportare progetti sportivi nelle scuole”. Prosegue sul tema del welfare: “Sostegno alla domiciliarità per le persone anziane”.
Per Silvia Zamboni (Europa verde) “si è deciso di non aumentare la pressione fiscale, per il nono anno consecutivo, ci sono però state spese straordinarie in sanità, in primi per il covid”. Sul clima: “Non si fa abbastanza, siamo critici sulla bretella Sassuolo-Campogalliano e sulla Cispadana, vanno aumentati gli investimenti sulla transizione ecologica, serve poi un piano sui cambiamenti climatici”. “Importanti poi gli investimenti per contrastare le disuguaglianze”, conclude.
Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) sottolinea come “la priorità è la ricostruzione post alluvione, ricordiamoci che questo Bilancio arriva in un momento molto complesso di questo Paese segnato dalla minore crescita economica e dalle tensioni internazionali. La Regione opera per la coesione sociale e lo sviluppo economico, così come siamo interessati alla tutela delle aree montane e al potenziamento della conoscenza e della scuola, la conoscenza è un valore della nostra comunità e allo stesso tempo finanziamo il 100% delle richieste di borse di studio”.
Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) ricorda come “questo Bilancio conferma l’indirizzo politico che questa Regione vuole dare: politiche per l’inclusione sociale e la crescita, l’impegno a ridurre le diseguaglianze come dimostrato dall’aumento del Fondo per la non autosufficienza: si permette così a tante persone di affrontare problemi seri. E’ importante operare a sostegno del terzo settore”.
Marco Mastacchi (Rete civica) ricorda “i rischi che molte imprese corrono a causa di come è stato previsto il payback nel settore sanitario: molte piccole e medie aziende rischiano di essere danneggiate e avere seri problemi, serve una soluzione che tuteli imprese e lavoratori”.
(Lucia Paci, Cristian Casali e Luca Molinari)