In attesa del voto su Bilancio e sugli ordini del giorno collegati, prosegue in Assemblea legislativa il confronto tra i gruppi consigliari sulla manovra da 14 miliardi di euro proposta dalla giunta.
Valentina Stragliati (Lega) illustra l’emendamento che chiede garanzie in più per l’assistenza concreta alle donne che soffrono di endometriosi. “Occorre aggiungere servizi non garantiti dal servizio sanitario regionale”, spiega la consigliera che chiede anche, attraverso un ordine del giorno, “tempi certi per i rimborsi alle associazioni di volontariato sanitario da parte delle Ausl. Le associazioni svolgono un servizio fondamentale per tutti i cittadini dell’Emilia-Romagna. Non si tratta di stanziare più soldi ma dare tempi certi per sostenere in particolare le realtà più piccole. Altro ordine del giorno riguarda la richiesta di garantire un risarcimento congruo a chi ha subito danni dal crollo del ponte di Lenzino, in provincia di Piacenza”.
Marta Evangelisti (Fdi) sottolinea: “Il tema più importante per noi è quello della sanità. Non ci convince la riforma riguardante i Centri di accoglienza per le urgenze (Cau), registriamo grande confusione e gli eventi drammatici dei giorni scorsi attestano tutto ciò che sosteniamo dalla fase di discussione. Questo modello mira a una razionalizzazione di risorse e a un tentativo di trovare soluzioni che dovrebbero guardare in altra direzione. Ricordiamo anche i milioni di euro di ticket non riscossi e i punti nascita: in bilancio su questi ultimi non c’è nulla. Anche il tema del dissesto idrogeologico ci sta a cuore da sempre e l’approccio va cambiato. Occorre un’interlocuzione col mondo dei privati per una collaborazione nella manutenzione degli argini. Chiediamo, inoltre, di inserire la bretella Setta-Reno nel programma Anas 2023-2027”.
Per Giulia Pigoni (Italia viva) “questa manovra è solida e sostenibile”. “Il nostro compito -aggiunge- è tenere insieme lo sviluppo tenendo conto della transizione energetica. La pressione fiscale resta costante e sono previsti sgravi con vantaggi concreti per i cittadini. Uno degli asset da monitorare sono gli investimenti su lavoro, imprese e ricerca per favorire la crescita economica. Doveroso ricordare gli oltre 12 milioni previsti con la legge sull’attrattività. Altro grande caposaldo del nostro bilancio è la sanità, che deve rimanere in cima alla nostra lista delle priorità. Abbiamo presentato un ordine del giorno riguardante gli enti di formazione: chiediamo di prevedere progettualità per dare continuità alla programmazione”.
Per Daniele Marchetti (Lega), “qui in Emilia-Romagna si dà la colpa dei tagli al governo Meloni, ma non è così: il fondo sanitario nazionale aumenterà di 11 miliardi in tre anni, mentre l’operato dei governi del passato ha portato allo smantellamento della nostra sanità”. Quindi, prosegue il leghista, “è legittimo richiedere più fondi ma occorre anche gestire al meglio le risorse che già ci sono e serve efficientare la macchina regionale”.
Luca Cuoghi (Fratelli d’Italia) sollecita più elasticità nella gestione dei piani urbanistici e chiede, in materia di trasporti, che siano collegate le tratte ferroviarie Reggio-Sassuolo e Reggio-Guastalla, mentre Simone Pelloni (Rete civica) invita a riflettere sulle norme riguardanti la gestione dei rifiuti a partire dalla raccolta differenziata e dalla tariffazione puntuale, prendendo atto che in molti casi non sono stati raggiunti gli obiettivi che la Regione aveva dato in merito alla quantità di rifiuti conferiti in discarica e/o finiti nei termovalorizzatori.
Alle osservazioni dei gruppi consigliari replica l’assessore al Bilancio Paolo Calvano: “Vi dico la verità, volevamo dialogare con il governo nazionale ma abbiamo trovato la porta chiusa. Ci è stato proposto un accordo con la promessa di più risorse. Sono arrivati, invece, nuovi tagli per le Regioni”. Calvano critica l’intera gestione da parte del governo delle scelte fatte in sanità con accordi bilaterali con alcune Regioni guidate dal centrodestra: “In Finanziaria il governo ha fatto delle vere e proprie ‘marchette’ sanitarie ai danni della Regione Emilia-Romagna”. Sull’alluvione in Romagna l’assessore al Bilancio ha ricordato che “anche qui dovevano arrivare nuove risorse, che non sono arrivate”. L’assessore conclude l’intervento parlando di sanità: “Vorremmo essere più bravi sui tempi d’attesa, ma dobbiamo scontrarci con un sistema che investe poco in sanità, tanto che le risorse statali sono fra le più basse in Europa”.
(Lucia Paci, Cristian Casali e Luca Molinari)