Ai due progetti di legge che compongono la manovra (assestamento e collegato con le modifiche normative) da 52 milioni di euro (30 a sanità e welfare) approvata dall’Assemblea legislativa regionale con i voti della maggioranza, Pd e Sel, l’astensione del Gruppo AltraER e il no di Ln, M5s, Fi, Fdi-An, sono stati presentati complessivamente 20 emendamenti, la quasi totalità già esaminati in commissione. 7 erano a firma di Tommaso Foti (Fdi-An), 10 di Andrea Bertani (M5s), uno a firma Silvia Piccinini (M5s), uno a firma congiunta di Gian Luca Sassi e Bertani (M5s) e uno a firma congiunta Giorgio Pruccoli (Pd) e Foti (Fdi-An). Solo quest’ultimo, che equipara il rimborso spese dei consiglieri regionale in caso di trasferta a quello degli assessori, è stato approvato.
L’Aula, inoltre, ha approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta, in sede di bilancio di previsione 2016, a trovare le risorse per sostenere gli esercizi commerciali che hanno aderito al marchio “Slot freE-R”: questo impegno è conseguente alla legge regionale 5/2013 (“Norme per il contrasto, la prevenzione. La riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico”), che ha fatto partire la campagna “Slot freE-R”, un marchio per i locali pubblici che scelgono di non ospitare le slot machine. Il documento è stato presentato dai consiglieri Pd Stefano Caliandro, Paolo Calvano e Paolo Zoffoli.
Sullo stesso argomento, è stato respinto un ordine del giorno a firma Gian Luca Sassi e Bertani, consiglieri M5s.
È stato approvato anche un secondo ordine del giorno a firma Bertani (M5s) – emendato in due punti da Lia Montalti (Pd), Silvia Prodi (Pd) e dallo stesso Bertani – finalizzato a incentivare la mobilità ciclabile. In particolare, si impegna la Giunta a sollecitare il Governo e il Parlamento ad adottare nuove norme che assicurino pari condizioni di tutela ai lavoratori che ricorrono alla bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro. Si chiede inoltre all’esecutivo regionale di prevedere nel bilancio preventivo 2016 specifici finanziamenti per spingere all’acquisto di biciclette e biciclette elettriche, anche alla luce del Patto per la mobilità sostenibile siglato con le associazioni ambientali e correlato all’effettiva percorrenza in bicicletta di determinati chilometraggi. Infine, il documento contiene l’impegno a inserire nel nuovo Piano regionale dei trasporti (Prit) norme e risorse che favoriscano l’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti quotidiani.
LE DICHIARAZIONI DI VOTO: “Un assestamento che dà senza chiedere” – “Enfasi immotivata” – “Serviva il reddito di cittadinanza”
Raffaella Sensoli (M5s) ha motivato il voto contrario del Gruppo alla manovra di assestamento “per la mancanza di attenzione a un tema di rilevanza sociale come il reddito di cittadinanza e per la chiusura alle nostre proposte, in particolare quella su ulteriori tagli ai costi della politica e per il contrasto al gioco d’azzardo”.
La Lega Nord, ha annunciato il capogruppo Alan Fabbri, “vota contro l’assestamento per la scarsa attenzione al contenimento dei costi della dirigenza dell’Ente, invocato dal nostro Gruppo, e per l’esiguità delle risorse, nonostante le enfatizzazioni, destinate al contenimento del carico fiscale delle imprese, a sostegno del lavoro e per accompagnare con sgravi e incentivi, da noi proposti con apposito progetto di legge, un Piano per la qualità dell’aria particolarmente vessatorio per i cittadini”.
Stefano Caliandro, capogruppo Pd, ha ribadito che “una manovra da 52 milioni di euro provenienti da risparmi e non da nuovi tributi è una conferma del buon governo dell’Ente che sta dimostrando la Giunta Bonaccini, peraltro nel solco di una storia di specchiata buona amministrazione”. Quello del Pd è “un sì convinto a un assestamento che dà senza chiedere”.
Igor Taruffi, capogruppo Sel, ha affermato che “taglio ai costi della politica, contenimento delle spese di gestione dell’Ente, Patto per il lavoro e legalità sono impegni precisi della maggioranza che trovano traccia puntuale nell’assestamento”. In merito al reddito di cittadinanza, ha ricordato che “è al lavoro un inter-gruppo, anche se il tema del contrasto alla povertà deve trovare risposte più incisive da parte della Regione, dato che in Emilia-Romagna, come dimostrano le vicende degli sgomberi a Bologna, c’è troppa diseguaglianza sociale”.
Piergiovanni Alleva, capogruppo AltraEr, ha evidenziato che “per quanto riguarda l’attenzione alla crisi sociale che attraversa la nostra regione, al di là della retorica della ripresa economica ormai in atto, nella manovra manca una strategia e di conseguenza sono assenti misure urgenti quali il reddito di cittadinanza e fondi per finanziare contratti di solidarietà e ammortizzatori sociali, a breve destinati a decadere per effetto dell’entrata in vigore del ‘Jobs act’’”. Infine, in merito agli sgomberi di edifici occupati in corso a Bologna, Alleva ha ammonito “a non intendere la legalità come repressione”, invitando la Regione “a un maggiore impegno sociale”.
Tommaso Foti, capogruppo Fdi-An, ha criticato “l’enfasi della Giunta e della maggioranza per una manovra di scarsa entità e di modesto respiro politico”, invitando il presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, “a intervenire risolutamente nel settore della gestione termale, gravato dal cronico dissesto delle partecipate”.
Galeazzo Bignami, capogruppo Fi, ha espresso “sorpresa per i toni trionfalistici con cui è stato propagandato l’assestamento, un mero riallineamento contabile che, rispetto al passato, evidenzia numeri esigui frutto di scelte politiche modeste”.
(In precedenza, i comunicati sul contenuto della manovra, il confronto fra i Gruppi e il voto dell’Aula)
(lg)