COMUNICATO
Assemblea

Bilancio. Defr 2021-2023, Sabattini (Pd): “al centro strategia per sviluppo sostenibile”. Catellani (Lega): “più politiche attive a sostegno ripartenza” (1)

Inizia in Aula l’esame del Documento di economia e finanza regionale con gli interventi dei due relatori: Sabattini (Pd), maggioranza, e Catellani (Lega), minoranza

Sviluppo sociale e del sistema educativo. Un forte investimento sul capitale umano e sulla sostenibilità. Semplificazione amministrativa. Sono queste le parole chiave del Defr (Documento di economia e finanza regionale) che – ha spiegato in Aula Luca Sabattini (Partito democratico), relatore del progetto, – traduce le linee di mandato regionali in azioni concrete trasformandole in obiettivi”. Il documento “orienta le future azioni della Regione e anticipa il Bilancio 2021 che verrà discusso in Assemblea tra poche settimane” e “dà la direzione complessiva da intraprendere”. Il Defr – ha spiegato Sabattini – si articola in tre parti: una prima illustra il contesto nel quale si colloca l’azione amministrativa, un contesto segnato dal post-emergenza Covid, quindi da un forte calo del Pil e della domanda interna; una seconda che declina gli obiettivi in azioni e una terza che contiene gli indirizzi strategici sulle società partecipate. “Fra i nostri obiettivi vi è sempre quello di rendere trasparenti le politiche regionali e, posso dire, che ogni anno il documento, in questo senso, migliora- ha assicurato Sabattini- che ha anche evidenziato, fra le novità, la decisione della Giunta di individuare obiettivi di cambiamento, ovvero di declinare gli obiettivi strategici in tecnici”. Fra le altre novità, la centralità che assume per la prima volta l’Agenda 2030 e l’impegno concreto dell’Assemblea nella strategia di sviluppo sostenibile con il nuovo Patto per il lavoro e il clima e il Patto per la semplificazione amministrativa. “Sarà una ripartenza diversa e maggiormente incisiva perché abbiamo una responsabilità maggiore nei confronti del paese” ha concluso il relatore. Maura Catellani (Lega), relatrice di opposizione, ha definito il Defr “non una valutazione dell’Assemblea ma un documento dettato dalla Giunta” e ha chiesto all’Assemblea di “essere collaborativa ma di non votare per qualcosa di preconfezionato”. Secondo la leghista i dati sul Pil e sull’occupazione nel post Covid sono preoccupanti così come le valutazioni stesse degli assessori all’interno del documento. “Non è chiara la strategia che si vuole intraprendere. Si parla, ad esempio, di semplificazione amministrativa ma non è certamente un’esigenza di questo funesto 2020 e dovrebbe già essere stata avviata” ha spiegato la consigliera. Riguardo alla scuola – ha rimarcato la relatrice – “se n’è parlato tanto ma la ripartenza è stata faticosa”, mentre per quanto riguarda l’occupazione e le imprese “c’è bisogno di politiche attive che aiutino a ripartire”. Anche la terza parte del documento sulle partecipate, si riduce secondo la leghista, a una “mera elencazione delle società”. (Francesca Mezzadri) “

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