COMUNICATO
Governo locale e legalità

Budrio (Bologna). Iniziativa Pd per programma elettorale, Bignami (Fi): no a partecipazione dipendenti comunali come relatori

Nel ciclo di incontri di ‘BudrioLab’, potrebbero essere travalicati “i limiti tra piano istituzionale e politico, generando una situazione di inopportuna ambiguità”

In vista delle prossime elezioni amministrative a Budrio, nel bolognese, previste nella primavera 2017, il Partito democratico avrebbe organizzato ‘BudrioLab’, un “percorso partecipato” caratterizzato da un “ciclo di incontri per l’elaborazione e la stesura del programma elettorale 2017-2022”, che si dovrebbero tenere nella sede budriese del partito e a cui parteciperebbero, come relatori, “dirigenti e dipendenti del Comune di Budrio, amministratori e responsabili di società e enti pubblici come Hera, Ausl e Atersir, e rappresentanti della Consulta delle associazioni del territorio”, che, per regolamento, “non dovrebbero avere una matrice politica per preservarne la funzione socialmente trasversale legata al principio di sussidiarietà”.

Ne dà notizia Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dove denuncia che “la partecipazione di componenti della struttura amministrativa comunale a ‘BudrioLab’ come relatori, non a titolo personale, potrebbe configurarsi come una sovrapposizione del ruolo pubblico con l’ambito partitico, travalicando i limiti tra piano istituzionale e politico e generando, di conseguenza, una situazione di inopportuna ambiguità”. Questa situazione, inoltre, – aggiunge – “contrasterebbe con il codice di comportamento dei dipendenti pubblici e con la normativa sulla par condicio”, oltre ad “incidere sul rapporto fiduciario tra cittadino e istituzioni, visto che chi ricopre incarichi pubblici a livello amministrativo potrebbe avere condizionamenti politici da parte del partito di maggioranza, facendo venir meno il principio normativo, etico e giuridico di garanti nell’interesse della collettività”.

Bignami interroga quindi la Giunta regionale per sapere se anch’essa ravvisi, nel caso esposto, una sovrapposizione e una commistione tra ambito istituzionale e politico e se ritenga opportuno elaborare una normativa che “disciplini giuridicamente la partecipazione a iniziative politiche di chi ha incarichi pubblici amministrativi, ponendo in essere limiti e restrizioni alla ricerca del consenso in ambiti dove il ruolo di garanti dell’intera collettività è fondamentale e primario”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Antonella Celletti)

 

 

 

 

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