COMUNICATO
Ambiente e territorio

Caccia. Gibertoni (Misto): modifica legge regionale, discriminate associazioni ambientaliste e animaliste

In particolare, la consigliera vuole sapere dall’esecutivo “se non consideri un atteggiamento discriminatorio l’aver proceduto a consultare, su questa proposta di legge, solo una parte dei soggetti direttamente interessati alla materia (in particolare le associazioni del mondo venatorio)”

Con un’interrogazione Giulia Gibertoni (Misto) chiede chiarimenti al governo regionale in merito ai contenuti della modifica alla legge regionale 8 del 1994 (Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria).

In particolare, la consigliera vuole sapere dall’esecutivo regionale “se non consideri un atteggiamento discriminatorio l’aver proceduto a consultare, su questa proposta di modifica della legge regionale, solo una parte dei soggetti direttamente interessati alla materia (in particolare le associazioni del mondo venatorio), escludendo, di fatto, le associazioni ambientaliste e animaliste, e, comunque, le voci più critiche nei confronti dell’operato della Giunta in materia di caccia e protezione della fauna selvatica”.

Le modifiche, spiega la capogruppo, “riguarderebbero, fra l’altro, il ruolo degli Ambiti territoriali di caccia (Atc,) le strutture territoriali cui è affidato lo svolgimento delle attività di gestione faunistica e di organizzazione dell’esercizio venatorio in forma programmata nel territorio di competenza, a cui verrebbero delegate nuove responsabilità (oggi in capo alla stessa Regione) introducendo una responsabilità solidale degli enti gestori dei parchi e delle riserve naturali e, appunto, degli Atc per i danni verificatisi nelle aree contigue alle aree protette e imputabili alla fauna selvatica”. Sempre sullo stesso filone, prosegue, “si andrebbero poi a fare modifiche in materia di Aziende faunistico-venatorie e Ambiti territoriali di caccia, per esempio con prolungamenti dei termini di validità delle autorizzazioni, maggiore rigidità per gli statuti, modifiche alle norme su bilanci e scelte degli amministratori di questi organi, con la devoluzione a questi soggetti dei risarcimenti, corrisposti precedentemente dalla Regione a terzi, a titolo di responsabilità civile per i danni causati dalla fauna selvatica cacciabile in ipotesi di sinistri stradali”. Questa proposta, prosegue, “andrebbe, quindi, a toccare, sostanzialmente, l’intero impianto della legge regionale precedente”.

Peraltro, evidenzia Gibertoni, “la Giunta sta procedendo a una consultazione parziale, rivolgendosi solo alcuni dei soggetti interessati alla materia, cioè soprattutto il mondo delle associazioni venatorie o, comunque, i soggetti vicini agli interessi del mondo venatorio, escludendo, di fatto, le associazioni ambientaliste e animaliste, in particolare quelle più critiche per l’operato, sulla materia, della stessa amministrazione regionale”.

La consigliera, con il suo atto, vuole anche sapere “quando questo provvedimento verrà sottoposto al vaglio dell’Assemblea legislativa regionale”.

(Cristian Casali)

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