COMUNICATO
Ambiente e territorio

Caccia. Gibertoni (Misto): “Rimettere mano al calendario venatorio regionale”

Giulia Gibertoni chiede di ripensare il documento che organizza e disciplina la caccia a livello regionale “per uscire da una ultradecennale sottomissione agli interessi di una piccola lobby”

“Rivedere il calendario venatorio regionale per la stagione 2021-2022 per chiudere una fase ultradecennale di sottomissione degli interessi pubblici a quelli di una piccola ma ancora molto influente lobby”.

Questa la richiesta rivolta alla Giunta da Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) nell’interpellanza che ha aperto gli odierni lavori pomeridiani dell’Assemblea legislativa.

Numerose le motivazioni addotte dalla capogruppo per supportare la propria richiesta e sottolineare la non sostenibilità ambientale della caccia: da periodi venatori ampliati per determinate specie (quali ad esempio la tortora) alla mancata esenzione di moriglione e pavoncella dal prelievo, per arrivare alle molteplici tipologie di caccia ammesse alla volpe (soprattutto quella in tana), fino al mantenimento della caccia in braccata per il cinghiale. Capitolo a parte, poi, l’uso del munizionamento a pallini in piombo che viene giudicato dalla consigliera come “particolarmente nocivo e allarmante, per cui sarebbe auspicabile un intervento anche dell’assessorato alle Politiche per la salute”.

In fase di risposta, l’assessore all’Agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca, Alessio Mammi, ha chiarito che “nel calendario venatorio viene posta grande attenzione alle esigenze di conservazione e, in qualità di fondamentale atto programmatorio, viene composto dopo una serie di confronti con tutti i portatori di interessi e seguendo le prescrizioni e i pareri forniti anche da Ispra” (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale). In ragione degli iter seguiti l’assessore ha negato la disponibilità a “rivedere un atto programmatorio che ha seguito in ogni passaggio la legislazione vigente”.

Gibertoni si è dichiarata insoddisfatta delle risposte ottenute definendo il calendario venatorio 2021-2022 come “atto su misura delle istanze dei cacciatori”.

(Luca Boccaletti)

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