COMUNICATO
Governo locale e legalità

Carcere Bologna. Mastacchi (Rete Civica): “Garantire dotazione di personale al Pratello”

L’atto ispettivo a seguito dell’ennesima aggressione nel carcere minorile

“Chiarire quali azioni si intendono attivare per garantire una stabile dotazione organica di personale al Pratello, necessaria per consentire una gestione della struttura in sicurezza”.

È Marco Mastacchi (Rete Civica) a rivolgersi alla giunta regionale “dopo la notizia dell’ennesima aggressione nel carcere minorile bolognese ai danni di un agente di polizia penitenziaria e del comandante del reparto mentre entrambi stavano portando a termine alcune operazioni legate al trasferimento di un detenuto”.

Facendo riferimento a un precedente atto ispettivo, Mastacchi torna a evidenziare “l’urgenza di attivare politiche a salvaguardia della sicurezza del personale penitenziario, educativo e medico, che lamenta sempre più difficoltà nel contenere le intemperanze dei detenuti, dovute alla presenza di individui particolarmente facinorosi e alle evidenti limitazioni strutturali che impongono difficoltà gestionali e di sicurezza”.

Riferendosi anche a quanto accaduto poche ore prima nel carcere per adulti della città felsinea, Mastacchi sottolinea “come dentro le carceri del nostro Paese, ma in particolare in quelle per minorenni, siano saltati completamente tutti gli schemi e la gestione di alcuni detenuti risulta ancor più complessa a causa dell’assenza totale delle più elementari regole di educazione e vivere civile”.

Per il consigliere, il sovraffollamento del comparto carcerario minorile, “conseguenza dell’afflusso esponenziale in Italia di minori stranieri non accompagnati, spesso assuntori di più sostanze stupefacenti e/o di psicofarmaci con gravi problematiche comportamentali”, espone il personale di custodia a continui rischi, soprattutto se accompagnato a carenza di unità, particolarmente accentuata nel periodo estivo, e testimonia di “una situazione strutturale molto più fatiscente di quello che leggiamo sui giornali, tanto che gli ingressi di personale si trasformano presto in richieste di trasferimento in altre strutture”.

Da qui l’atto ispettivo per chiedere di “coniugare le giuste esigenze di trattamento dei detenuti con il lavoro svolto dalla polizia penitenziaria costretta ormai da anni a operare in situazioni di alta tensione e spesso vittima di aggressioni”. Per garantire sicurezza e legalità all’interno degli istituti di pena, Mastacchi propone un confronto con il governo per chiedere la collaborazione dell’esercito e, per quanto riguarda il Pratello, sollecita un intervento mirato, dal momento che “versa in una condizione ancor più delicata vista la presenza di 43 minori su una capienza massima di 40, per i quali il recupero in prospettiva futura assume un significato ancora più impattante”.

(Luca Boccaletti)

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