Torna dove è nato Dustur, il documentario del regista Marco Santarelli realizzato seguendo la prima edizione del progetto “Doveri diritti solidarietà”, promosso dalla Garante delle persone private della libertà personale dell’Emilia-Romagna all’interno del carcere Dozza di Bologna.
Questa mattina infatti, nella sala cinema della Casa circondariale di Bologna, una folta rappresentanza di detenuti ha potuto assistere alla proiezione del lavoro che sta riscuotendo un significativo apprezzamento da parte della critica: è già stato premiato al Torino Film Festival, e ha ottenuto altri riconoscimenti anche oltre confine.
‘Diritti doveri solidarietà’, di cui sta volgendo al termine la seconda edizione, è una importante iniziativa dell’Assemblea dei diritti, ricorda la Garante regionale Desi Bruno: è un progetto educativo, nato da un’idea di Ignazio De Francesco della Piccola Famiglia dell’Annunziata (islamologo e volontario dell’associazione Avoc) e condiviso dalla direzione del carcere, dedicato ai detenuti musulmani con l’intento di fare leva sul loro patrimonio linguistico, religioso e culturale.
Con il coinvolgimento del Centro per l’istruzione degli Adulti – Cpia Metropolitano di Bologna, il percorso didattico coinvolge in particolare i detenuti arabi/musulmani, ma non solo, iscritti ai corsi scolastici, portando avanti il dialogo fra la Costituzione italiana e le recenti Carte costituzionali di alcuni Paesi del Nord-Africa, attraverso la lettura anche in lingua araba, e stimolando i partecipanti alla condivisione dei principi della Dichirazione universale dei diritti umani.
(jf)