COMUNICATO
Parità, diritti e partecipazione

CARCERE. GARANTE BRUNO AI PROMOTORI DELLA SALUTE: VOSTRA È SFIDA QUOTIDIANA, COMPITO DELICATO E COMPLESSO

La figura di Garanzia dell’Assemblea interviene in occasione di un convegno in Regione su questa nuova figura nel Servizio sanitario penitenziario

Quello dei promotori della salute in carcere è “una sfida quotidiana, un compito delicato e complesso, tenuto conto dei problemi e delle criticità che caratterizzano la vita detentiva”, ma fondamentale, perché “le ragioni di salute riverberano i loro effetti sulle vicende giudiziarie della detenzione, dentro il carcere così come rispetto all’accesso alle misure alternative”. 

A ricordarlo è la Garante regionale delle persone private della libertà personale, Desi Bruno, che ha voluto inviare i suoi saluti a tutti i partecipanti del convegno “Il Promotore della Salute in carcere: una nuova figura nel Servizio sanitario penitenziario in Emilia-Romagna”, che si è svolto ieri in Regione. 

La figura di Garanzia dell’Assemblea ha partecipato attivamente al percorso di formazione di queste nuove figure, in particolare per “ciò che significa il diritto alla salute e al ben-essere in carcere, che non è solo diritto alla cure ma anche, per esempio, diritto all’igiene della cella, all’alimentazione corretta, alla possibilità di svolgere attività fisica, così come tutela degli affetti dei ristretti e presa in carico delle specificità della detenzione al femminile”.

Come ricorda Bruno, “problemi importanti e delicati sono stati oggetto di specifiche sollecitazioni emerse nella discussione, durante i percorsi di formazione con i partecipanti, come il lavoro sull’accettazione e sul recupero degli autori di reati sessuali e la cura e sul reinserimento dei portatori di dipendenze patologiche, che vanno dalle droghe all’alcol e ormai sempre più anche alla ludopatia”. 

I Promotori di salute sono operativi in tutti gli Istituti Penitenziari della regione ed hanno il compito di promuovere una maggiore equità nella tutela della salute delle persone recluse: in un trimestre di attività i Promotori di salute in carcere riescono, in media, a raggiungere più di mille detenuti, fornendo informazioni e servizi individuali e personalizzati. 

(Jacopo Frenquellucci)

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