COMUNICATO
Parità, diritti e partecipazione

CARCERE. GARANTE DETENUTI AI VOLONTARI: SIATE GLI INTERLOCUTORI DI TUTTE LE PARTI

Nell’evento conclusivo del corso di formazione, Desi Bruno, figura di garanzia dell’Assemblea, invita il terzo settore “a fortificarsi ancora di più”

Il volontariato “deve sapersi fortificare, così da porsi come valido interlocutore degli altri diversi attori istituzionali all’interno del mondo del carcere”, a partire dall’importanza della conoscenza dei protocolli, sia a livello nazionale che regionale, e delle circolari, da quelle succedutesi nel tempo sui circuiti penitenziari alla più recente sui detenuti dimittendi.

L’invito arriva da Desi Bruno, Garante regionale delle persone private della libertà personale, che la scorsa settimana è intervenuta durante l’incontro conclusivo del corso formativo per i volontari penitenziari dell’Emilia-Romagna, “Diritti e dignità nell’esecuzione della pena”.

Nell’affrontare il tema della collaborazione e della formazione congiunta tra le diverse figure presenti in carcere, la Garante ha innanzitutto considerato gli operatori della Polizia penitenziaria, richiamando il recente incontro sollecitato dal sindacato di categoria Sinappe, con cui si è confrontata sulla gestione della vita detentiva, che, ricorda “non deve essere ispirata a una sicurezza fine a sé stessa, ma bisogna sia funzionale all’umanizzazione e alla risocializzazione e sia sempre più affidata alla presenza e all’impegno delle molte espressioni volontaristiche della società civile”. A seguire, si è discusso il rapporto con gli educatori, ponendo in evidenza l’avvertita necessità di un maggior confronto e una migliore definizione in merito al ruolo degli educatori e a quale debba essere il contenuto dell’attività trattamentale. Si è infine evidenziata la situazione interna al volontariato, caratterizzato dalla necessità di maggiore comunicazione e coordinamento tra le differenti realtà associative che operano nel mondo del volontariato, per cui si sono sollecitate una proficua condivisione delle esperienze realizzate e una diffusa partecipazione alle iniziative organizzate nelle carceri e sul territorio.

“Diritti e dignità nell’esecuzione della pena” si è articolato in tre momenti, progettati dalla Conferenza Regionale Volontariato Giustizia, insieme con l’Ufficio del Garante regionale dei detenuti, per socializzare la disciplina sull’umanizzazione della pena e rafforzare il ruolo dei volontari nell’esecuzione. Gli obiettivi principali sono stati di approfondire le circolari sul tema della dignità e umanità in carcere, discutere i concetti di tutela dei diritti non solo dei detenuti ma anche dei familiari e dei volontari, sostenere l’impegno dei cittadini attivi all’interno del sistema dell’esecuzione penale, e infine condividere le competenze e le buone prassi esistenti a livello nazionale.

(Jacopo Frenquellucci)

Parità, diritti e partecipazione