Aggressioni nei confronti degli agenti di polizia penitenziaria, sovraffollamento, carenza di personale e presenza di numerosi detenuti con problemi sanitari. Sono solo alcune delle criticità del carcere di Parma portate in Regione da Fabio Rainieri della Lega, che chiede alla giunta di intervenire per risolvere le criticità, anche alla luce della programmata apertura di un nuovo padiglione dell’istituto e dell’arrivo di 200 nuovi detenuti.
“Nella casa di reclusione di Parma ci sarebbe una situazione ambientale molto difficile e decisamente nociva sia per le condizioni di vita della popolazione carceraria che per quelle lavorative del personale che vi opera- spiega Rainieri- dovuta a varie criticità amministrative ed organizzative”. Tra queste: il sovraffollamento con la presenza di 646 detenuti contro una capienza regolamentare di 455 persone. La carenza di personale sia di polizia penitenziaria (in media un solo agente di sorveglianza per 45 detenuti) sia di operatori nell’area trattamentale che arriva circa al 50%; i frequenti trasferimenti da altri istituti di detenuti con forti problematiche disciplinari, “che inevitabilmente, peggiorano la qualità delle relazioni tra detenuti e tra detenuti ed operatori penitenziari”; l’assegnazione di detenuti “ammalati che sono alloggiati in celle ordinarie che male si conciliano con le loro necessità sanitarie, anche perché vi coabitano con altri detenuti che non hanno le loro medesime esigenze”; l’assenza di un direttore in pianta stabile dall’ottobre 2011.
Per questo il consigliere del Carroccio chiede alla giunta se condivida “che l’ampliamento previsto debba avvenire solo a seguito della soluzione dei diversi gravi problemi presenti e debba essere accompagnato da un aumento significativo di personale che vi opera”. Inoltre Rainieri sollecita ad “avviare iniziative proprie e con il Governo affinché si trovino soluzioni rapide e adeguate alle criticità interne a tale istituto penitenziario”.
(Giulia Paltrinieri)