Il protocollo d’intesa tra la Regione Emilia-Romagna, la Guardia di Finanza, l’Anci e l’Acer per la promozione e il coordinamento del sistema dei controlli in materia di alloggi Erp è al centro di un’interrogazione di Daniele Marchetti (Lega Nord). Con tale atto, l’Acer si impegna a fornire alla Guardia di Finanza i nominativi degli assegnatari sui quali ritiene opportuno effettuare approfondimenti e controlli quando viene riscontrata una contraddizione tra i redditi, patrimoni dichiarati e tenore di vita.
Si tratta, secondo Marchetti, di una soluzione di difficile attuazione per via delle numerose informazioni alle quali Acer avrà accesso probabilmente con fatica. “Invece che chiedere ad Acer di fare dei controlli incrociati sugli assegnatari per poi passare i nominativi alla Guardia di Finanza,” sottolinea il consigliere, “sarebbe stato più semplice richiedere la documentazione direttamente ai richiedenti”. Un passaggio, tra l’altro, già previsto dalla normativa (comma 4 dell’articolo 3 del DPR 445/2000) che Marchetti con una risoluzione chiedeva di rafforzare inserendo clausole per dare la possibilità ai singoli Comuni di applicare le procedure previste. Una soluzione, aggiunge il consigliere, che avrebbe certamente “sollevato le amministrazioni di molta burocrazia e favorito un facile controllo sulle richieste degli alloggi Erp in particolare dai cittadini stranieri”.
Marchetti chiede quindi alla Giunta in che modo, allo stato attuale, ritenga di “aver ridotto la burocrazia” e se non sia invece più opportuno rivedere le normative per richiedere la documentazione ai cittadini stranieri così come previsto.
(Francesca Mezzadri)