La commissione Territorio, ambiente, mobilità, presieduta da Manuela Rontini, ha proseguito l’esame del bilancio di previsione 2015 della Regione, composto da quattro progetti di legge collegati: Disposizioni collegate alla legge finanziaria per il 2015; Documento di economia e finanza regionale – Defr 2015; Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017 e Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2015 e bilancio pluriennale 2015-2017.
I lavori sono iniziati con l’intervento di Elisabetta Gualmini, vice presidente della Regione con delega al welfare, che ha illustrato le misure finanziare a sostegno delle politiche abitative: 2,2 milioni di euro, previsti nella parte della spesa corrente 2015, destinati al fondo per l’affitto da ripartire fra i 39 Comuni che presentano disagio abitativo; 25 milioni, inseriti nella programmazione pluriennale, destinati al bando per l’aiuto all’acquisto della prima casa da parte di giovani coppie (10-12 milioni) e all’edilizia residenziale sociale (la parte restante dei 25 milioni); 1 milione per finanziare il fondo riservato agli interventi di rimozione delle barriere architettoniche.
“Riguardo agli aiuti per le giovani coppie”, Stefano Bargi (Ln), Yuri Torri (Sel) e Luca Sabattini (Pd) hanno chiesto delucidazioni sui tempi di pubblicazione e modalità di redazione del bando, chiedendo “di definire con precisione sia il requisito del reddito entro il quale consentire l’accesso al finanziamento sia il costo complessivo dell’immobile per il quale garantire l’aiuto all’acquisto”, con l’obiettivo di sostenere “chi ha reale bisogno e non chi vuole semplicemente risparmiare”. Sabattini, infine, ha chiesto “di finanziare le politiche di housing sociale verificando la possibilità di attingere anche dai fondi strutturali europei”.
Massimo Mezzetti, assessore alla Cultura, politiche giovanili e politiche per la legalità, ha poi riferito sulle risorse messe a bilancio per la gestione dell’Osservatorio contratti pubblici, banca dati “di fondamentale importanza per presidiare la legalità negli appalti”. Si tratta di 405 mila euro per il 2015 e 360 mila per ognuno dei prossimi due anni.
(lg)


