COMUNICATO
Ambiente e territorio

Casa. Illustrato il progetto di Legge del centrodestra per una nuova disciplina sulle case popolari

La proposta, a prima firma Francesco Sassone (FdI) e sottoscritta anche dai capigruppo Tommaso Fiazza (Lega) ed Elena Ugolini (Rete Civica), oltre che dal consigliere Giancarlo Tagliaferri (FdI), verte in particolare sulla revisione delle procedure per le proprietà all’estero e sugli anni di residenza del richiedente

Introdurre novità nelle norme che regolano le assegnazioni delle case popolari, in particolare i cittadini stranieri dovranno presentare un documento ufficiale dei propri stati nazionali in cui si attesta che non hanno proprietà immobiliari in patria. Questo è uno dei passaggi caratterizzanti del progetto di legge del centrodestra presentato oggi nel corso dalla commissione Territorio, Ambiente e Mobilità presieduta da Paolo Burani e si esplica “mediante la produzione di certificati o attestazioni rilasciati dalla competente autorità dello Stato estero legalizzati dalle autorità italiane senza ricorrere alla sola autocertificazione”.

Un passaggio, chiarisce il relatore Francesco Sassone (FdI), “ben lungi dall’essere riconducibile a un intento discriminatorio, ma mira a stabilire il principio per cui una dichiarazione sostitutiva relativa a situazioni esistenti fuori dall’Italia e proveniente da un cittadino dell’ Unione o extracomunitario, se diretta ad una PA italiana, potrà essere ammessa solo se quest’ultima disponga, direttamente o indirettamente di mezzi di controllo adeguati a quelli di cui dispone rispetto alla dichiarazione resa in Italia dal cittadino italiano”.

Particolarmente chiari anche i riferimenti agli anni di residenza o di attività lavorativa del richiedente (cinque) per poter accedere ai bandi. Esclusione totale dall’accesso all’edilizia popolare, poi, per chiunque abbia riportato una condanna per reati gravi.

Ulteriore punto saliente del progetto di legge di Francesco Sassone e illustrato dal secondo firmatario, il capogruppo Lega Tommaso Fiazza è poi la ‘riserva’ di circa un 10% degli alloggi da assegnare annualmente “a ben specifiche categorie di lavoratori e di fasce di popolazione”. La destinazione di una quota di alloggi al personale delle forze dell’ordine mira ad “aumentare il presidio delle aree limitrofe , contrastare il rischio degrado che proviene dalle occupazioni abusive, garantire una permanente presenza di Poliziotti, Carabinieri, etc. quale deterrente per qualsivoglia azione criminale”.

Analoga attenzione anche per giovani coppie con prole e padri separati: “una norma -spiega ancora Sassone- finalizzata ad aiutare e facilitare quella specifica categoria di soggetti all’accesso alla casa e dare una risposta abitativa ai destinatari. In particolare, la proposta di legge introduce una disposizione di favore nei confronti dei coniugi separati o divorziati, i quali, seppur titolari di case di proprietà, non possono usufruirne in quanto assegnate dalla legge all’altro coniuge, il che determina spesso una situazione di forte difficoltà economica e abitativa”.

Previsti specifici passaggi, infine, sia nella disciplina dei casi di non ottemperanza nel pagamento dei canoni di affitto, con relativa risoluzione contrattuale in caso di morosità, e con l’introduzione della ‘Carta regionale dell’assegnatario degli alloggi Erp’, così come si propone l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo per i partecipanti ai bandi “che dimostrino di aver perso la propria abitazione principale o che sia divenuta inutilizzabile ai fini abitativi, a seguito di eventi che hanno comportato la proclamazione dello stato di emergenza nazionale o regionale”.

Tommaso Fiazza ha poi chiarito in maniera puntuale l’autonomia prevista per i Comuni nel valorizzare la cosiddetta residenza storica, ovvero “l’anzianità di residenza all’interno del territorio comunale, a cui può essere attribuito un punteggio massimo che non può superare la sommatoria dei valori massimi attribuibili per tutti gli altri criteri valorizzati”.

“Esplicitando questo passaggio sulla residenza storica -conclude il capogruppo Lega- si garantisce l’autonomia dei Comuni per eventualmente applicare  tale criterio e contemporaneamente si supererebbero i rilievi espressi anche dal Tribunale di Ferrara sul fatto che questo requisito possa essere sufficiente per ottenere l’alloggio”.

(Luca Boccaletti)

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