COMUNICATO
Sanità e welfare

Welfare. Castaldini (FI): “Occorrono comunità per giovani affidati ai servizi di giustizia minorile”

Nell’atto ispettivo, la consigliera ricorda che “l’accordo prevede che siano costituite almeno tre strutture comunitarie con bacino inter-regionale” e che “la Regione Emilia-Romagna ha manifestato l’interesse a sperimentare la costituzione di una struttura comunitaria”

Quanti siano i minori interessati da un’ordinanza dell’Autorità giudiziaria che non sono stati presi in carico dalle strutture sanitarie regionali e quanti siano, allo stato attuale, i posti disponibili in queste strutture.

Sono i quesiti che Valentina Castaldini, capogruppo di Forza Italia, pone con una interrogazione a risposta in commissione. A ciò si aggiunge anche la richiesta di sapere a che punto sia la costituzione di comunità sperimentali per l’inserimento di giovani affidati ai servizi della giustizia minorile.

Citando le disposizioni di riferimento sulla costituzione di tali comunità, la consigliera ricorda anche che “l’accordo prevede che siano costituite almeno tre strutture comunitarie con bacino inter-regionale” e che “la Regione Emilia-Romagna ha manifestato l’interesse a sperimentare la costituzione di una struttura, in accordo con la sanità penitenziaria, pur senza indicare un accordo con un Comune della Regione”.

Castaldini evidenzia anche criticità emerse a seguito della manifestazione di interesse e dei successivi due incontri svoltisi con i referenti regionali. “In questi incontri, – precisa la capogruppo – la Regione ha manifestato obiezioni in merito alla praticabilità
di attivare una struttura educativa dedicata ai minorenni, ma si è comunque
condivisa la necessità di potenziare l’offerta di comunità presenti sul territorio. Era inoltre emersa la difficoltà dei servizi sanitari specialistici territoriali di indicare comunità disponibili all’accoglienza per minori e giovani adulti in carico, con il rischio di non dare applicazione a ordinanze dell’Autorità giudiziaria minorile”.

Infine “la direzione regionale del Dipartimento di Giustizia minorile e di comunità
lamentava una difficile interlocuzione con la sanità regionale e la necessità di rinnovare il protocollo regionale sulla territorializzazione degli interventi per minori e giovani in carico ai servizi della giustizia minorile” conclude la consigliera, che chiede perciò conto alla Regione della situazione.

(Brigida Miranda)

 

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