COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Centro Enea Brasimone. Ok in commissione a proposta Pd per il rilancio della ricerca

Approvata all’unanimità, con emendamento del M5s, una risoluzione che impegna la Giunta a intervenire su Enea, garantendo anche il cofinanziamento di progetti innovativi

La Giunta regionale si impegni per il rilancio del Centro ricerche Enea del Brasimone, nel bolognese, intervenendo su Enea e sugli organismi nazionali preposti affinché il Centro sia comunque coinvolto nel progetto di sviluppo del Divertor Tokomak Test (DTT), assegnato al Centro Enea di Frascati, e ospiti progetti innovativi nonché programmi di ricerca e potenziamento tecnologico. Tutto questo garantendo il sostegno economico della Regione al cofinanziamento dei progetti di ricerca che saranno avviati nel Centro del Brasimone. È la richiesta contenuta nella risoluzione presentata dal Pd e approvata all’unanimità, con un emendamento del M5s, nella seduta odierna della commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri. È stata respinta, invece, una risoluzione del M5s finalizzata – come ha spiegato la capogruppo – a impegnare l’esecutivo regionale a garantire comunque l’investimento previsto per il cofinanziamento del progetto sperimentale DDT (25 milioni in sette anni) a beneficio del territorio.

Secondo il capogruppo dei Dem, che ha illustrato la proposta, la Regione ha il dovere di insistere sul rilancio del centro di ricerca bolognese, in considerazione della qualità del gruppo di ricerca che vi opera e del contesto territoriale in cui sorge, caratterizzato da un sistema di ricerca diffuso e integrato con università, tecnopoli ed enti locali.

Dubbi sulla capacità di fare squadra da parte della Regione nella presentazione della candidatura del Centro del Brasimone al bando nazionale di Enea per l’assegnazione del progetto sperimentale DDT sono stati espressi dal consigliere del gruppo Misto-Mns. L’esponente del Movimento sovranista ha annunciato il proprio voto favorevole a entrambe le risoluzioni nell’interesse preminente del territorio appenninico, le cui fragilità sono state acuite dalla crisi economica.

Ha chiuso il dibattito l’assessore alle Attività produttive, Palma Costi, che ha ricordato come la Ragione Emilia-Romagna sia stata la prima ad attivarsi appena appreso che il progetto sperimentale di sviluppo del DDT era stato assegnato dall’Unione europea all’Italia, coinvolgendo immediatamente la Regione Toscana, gli enti locali di entrambi i versanti dell’Appennino, le università di Bologna e di Firenze e tutti i soggetti interessati a sostegno della candidatura del Centro Enea del Brasimone. Infine, l’assessore ha comunicato che la Giunta regionale ha chiesto a Enea di coinvolgere il sito del Brasimone nel progetto sperimentale DTT e di valorizzarlo assegnandovi progetti di ricerca di elevato profilo, assicurando il cofinanziamento dei progetti che saranno presentati con calibratura delle risorse sulla base dell’entità di questi.

(Luca Govoni)

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