Le formazione antirazzismo organizzata per i vigili urbani dal Comune di Bologna finisce nel mirino dei leghisti Daniele Marchetti e Gabriele Delmonte. I consiglieri contestano il progetto finanziato dal Comune con uno stanziamento di poco inferiore ai 5.000 euro e presentato dall’associazione Eos che prevede incontri mensili con gli esperti Marina Pirazzi, Yassine Lafram e Luigi Chiesi. Si legge che Pirazzi, coordinatrice del corso, avrebbe “maturato vasta conoscenza ed esperienza sulle discriminazioni su base etnica, razziale e religiosa”, Lafram è invece “coordinatore della Comunità islamica di Bologna e Presidente dell’Unione delle Comunità islamiche d’Italia”, mentre Chiesi è stato “socio fondatore e presidente dell’Associazione sinti italiani di Bologna”.
Ma gli agenti di Pm, secondo i leghisti, dovrebbero essere formati invece che da “mediatori culturali o specialisti di immigrazione”, da organi come “la Scuola Interregionale di Polizia Locale delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Liguria”. Scuola nata nel 2008 dalla trasformazione della Scuola specializzata dell’Emilia-Romagna, estesa poi a livello nazionale, e che conta oltre 30.000 ore di formazione, ha coinvolto più di 20.000 operatori di polizia e di altre realtà, pubbliche e private attinenti all’area della sicurezza.
Marchetti e Delmonte chiedono quindi se ci siano i presupposti per riportare la formazione degli agenti verso la Scuola Interregionale e se non sia il caso di richiamare il Comune di Bologna su questa “anomala” formazione degli agenti locali.
(Francesca Mezzadri)