Passa ai cittadini la parola sulla fusione dei comuni reggiani di Campegine, Gattatico e Sant’Ilario d’Enza. L’Assemblea legislativa ha approvato all’unanimità la delibera di indizione del referendum consultivo nel quale i residenti si esprimeranno in favore o contro la nascita di un nuovo comune unico al posto dei preesistenti. Un ulteriore quesito riguarderà il nome del nuovo ente, da scegliere tra le seguenti proposte: Campidenza; Pianure Matildiche; Tannetum.
“Diamo una valutazione positiva, consci della complessità di questo processo”, ha dichiarato Yuri Torri (Sel-relatore di maggioranza) assicurando il voto favorevole all’indizione del referendum e disponibilità al confronto sui diversi aspetti della fusione che porterebbe alla nascita del quarto comune più popoloso della provincia. “Terremo conto- ha detto- dell’espressione dei consigli comunali e allo stesso tempo di quanto esprimeranno i cittadini. La fusione mira non a mantenere l’esistente ma a potenziare la capillarità dei servizi”.
Per Gabriele Delmonte (Ln) ascoltare i cittadini è la cosa più importante per cercare di capire qual è la loro posizione. Nel frattempo il consigliere ha evidenziato le criticità sulla fusione che emergerebbero dallo stesso studio di fattibilità realizzato dai comuni. Ad esempio- ha spiegato- “su 16 funzioni emerge che solo 2 avranno sportelli realmente decentrati”.
Ad avviso di Igor Taruffi (Sel) sul referendum bisogna schierarsi, mentre qualcuno lo fa sempre il giorno dopo.
Campegine, Gattatico e Sant’Ilario d’Enza si trovano in pianura a cavallo della via Emilia. La somma dei loro territori raggiunge un’estensione di 85 kmq, la metà dei quali è coperta dalla superficie di Gattatico. La popolazione è complessivamente di circa 22.300 abitanti (distribuita tra Sant’Ilario d’Enza circa il 50%, Gattatico il 27% e Campegine il 23%). In caso di fusione, il nuovo Comune sarebbe il quarto più popoloso della provincia reggiana (dopo il capoluogo, Correggio e Scandiano). Insieme ad altri cinque Comuni, Campegine, Gattatico e Sant’Ilario d’Enza anno parte dell’Unione dei Comuni della Val d’Enza.
In caso di fusione, a partire dal primo gennaio 2017, il nuovo Comune potrebbe contare su un contributo annuale da parte della Regione di 200 mila euro, per un periodo complessivo di 15 anni. Da aggiungere un ulteriore contributo regionale di 150 mila euro all’anno per un triennio, a titolo di compartecipazione alle spese iniziali. Anche da parte dello Stato sono previsti contributi pari a 1.592.186 euro all’anno per un decennio. Su proposta dei tre Comuni Il progetto di legge prevede che la prima sede provvisoria del nuovo Comune venga collocata a Gattatico.
(Isabella Scandaletti)