COMUNICATO
Governo locale e legalità

COMUNI RIMINI. MONDAINO, MONTEGRIDOLFO E SALUDECIO AL REFERENDUM PER LA FUSIONE

Votata all’unanimità dall’Assemblea legislativa la delibera di indizione della consultazione delle popolazioni interessate chiamate anche a scegliere il nome del nuovo Comune unico.

Toccherà ai cittadini pronunciarsi in favore o contro la fusione dei tre Comuni riminesi di Mondaino, Montegridolfo e Saludecio.

Lo ha deliberato all’unanimità l’Assemblea legislativa dando il via libera all’indizione del referendum consultivo delle popolazioni interessate dal processo di fusione dei tre enti che, dal primo gennaio 2017, potrebbe dare vita ad un comune unico. I residenti chiamati al voto dovranno anche esprimersi sul nome dell’eventuale ente sorto dalla fusione scegliendo tra una lista di 8 proposte: Castelli Malatestiani, Cinquecastelli, Valtavollo, Treterre, Alto Tavollo, Sant’Amato, Trecastelli di Romagna e Terre Malatestiane. In attesa dell’esito referendario rimane quindi sospeso l’iter del progetto di legge istitutivo del nuovo comune unico predisposto dalla Giunta, su richiesta dei rispettivi consigli comunali. Trattandosi di referendum consultivo, obbligatorio per legge, la parola definitiva sulla proposta tornerà all’Assemblea legislativa dopo il voto.

La relatrice di maggioranza Nadia Rossi (Pd) ha ricordato i benefici che deriverebbero alle comunità coinvolte dalla fusione dei tre comuni, di cui- ha ricordato- si discute dagli anni ’80. Le tre realtà sono accomunate da un’appartenenza ad un medesimo contesto geografico e culturale e, a causa del blocco delle assunzioni e delle crescenti ristrettezze economiche, “stanno di fatto già operando come fossero una sola realtà”. Il progetto di fusione potrà portare a importanti economie di scala, con la riorganizzazione dell’amministrazione e la razionalizzazione delle risorse. “Da segnalare- ha concluso- l’impatto positivo che avranno i contributi previsti, circa 8,5 milioni di euro nei prossimi 15 anni”.

Raffaella Sensoli (M5s), relatrice di minoranza, ha invitato ad una riflessione complessiva sulla nuova geografia regionale disegnata dalle fusioni che al momento interessano soprattutto realtà di piccole dimensioni demografiche, per le quali questo tipo di scelta “sembra una strada quasi obbligatoria”. Bisogna chiarire quale modello di ridisegno del territorio si vuole profilare e interrogarsi anche sulla bassa partecipazione ai referendum sulle fusioni nonostante i cittadini siano direttamente coinvolti da questo tipo di scelte, chiede l’esponente M5s. Infine, ha ribadito riferendosi ad un argomento al centro del dibattito in Assemblea, bisogna saper interpretare l’esito delle consultazioni: “Il nostro impegno sarà quello di informare i cittadini e coinvolgerli nei cambiamenti che li interesseranno in maniera diretta”.

Mondaino, Montegridolfo e Saludecio fanno parte dell’Unione del Valconca. Con una superficie complessiva di circa 61 Kmq, i tre enti hanno in tutto una popolazione di circa 5600 residenti. In caso di fusione, a decorrere dal primo gennaio 2017, il nuovo Comune unico potrebbe beneficiare del contributo regionale di 140 mila euro all’anno, per la durata di quindici anni, e di un ulteriore contributo straordinario annuale in conto capitale di 150 mila euro per i primi tre anni. Importi ai quali si aggiungere il contributo statale di 599.175 euro all’anno per un decennio.

Hanno espresso parere favorevole al referendum Massimiliano Pompignoli (Lega nord) e Tommaso Foti (Fdi-An) pur annunciando astensione sul progetto di legge, il cui esame in aula è comunque atteso dopo la consultazione del referendum. 

(Isabella Scandaletti)

 

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