COMUNICATO
Assemblea

CONSULTA EMILIANO-ROMAGNOLI NEL MONDO. OK AI REQUISITI PER ADERIRE ALL’ELENCO DELLE ASSOCIAZIONI ALL’ESTERO

Approvate in commissione Parità e diritti delle persone le modalità per l’accesso ai bandi di finanziamento

Procede il percorso per rendere operativa la nuova Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. La commissione per la Parità e diritti delle persone ha approvato a maggioranza i requisiti che le associazioni degli emiliano-romagnoli all’estero devono possedere per potersi iscrivere nell’elenco regionale previsto dalla legge, che ha tra le sue finalità quella di valorizzare il ruolo delle comunità emiliano-romagnole presenti in altri Paesi e, tra l’altro, di favorirne lo sviluppo economico e professionale, anche attraverso il collegamento con il tessuto imprenditoriale e produttivo della regione d’origine.
Si sono espressi favorevolmente Pd e Sel, contrari invece Lega nord e M5s.. L’approvazione definitiva da parte dell’Assemblea legislativa è attesa presumibilmente nel corso della prossima seduta d’Aula.

Contare su un numero di associati superiore ai 35, di cui almeno il 30% di origine emiliano-romagnola, operare senza finalità di lucro, con continuità, e svolgere attività e funzioni di carattere sociale, culturale e formativo in linea con i principi generali che ispirano la Consulta. Sono queste, ha precisato il presidente della Consulta, le principali caratteristiche che dovranno dimostrare di possedere gli organismi all’estero (associazioni o federazioni di associazioni) che potranno presto presentare domanda di iscrizione all’elenco regionale e, una volta ammessi, aderire ai futuri bandi promossi dalla stessa Consulta per il sostegno alle iniziative in favore degli emiliano-romagnoli che risiedono in altri Paesi.

Proprio il programma delle iniziative per il triennio in corso è stato oggetto del primo comitato esecutivo della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, riunitosi oggi in Assemblea legislativa per la prima volta dopo le nomine avvenute il 27 maggio scorso, nel corso della seduta di insediamento della Consulta stessa. I membri dall’estero, anche in questo caso, sono intervenuti grazie ad un collegamento in video conferenza. 

(Isabella Scandaletti)

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