COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Coop false. Ok a risoluzione per divulgare Relazione conclusiva Commissione speciale di studio

Presidente Sabattini: “grazie al lavoro della Commissione speciale è possibile tracciare l’identikit della falsa cooperativa e della falsa impresa, con l’obiettivo di renderle visibili e favorire i controlli”. L’atto d’indirizzo è stato approvato all’unanimità dall’Aula

L’Aula ha approvato all’unanimità la risoluzione che impegna l’Assemblea legislativa e la Giunta “a divulgare presso tutti i soggetti interessati la Relazione conclusiva della Commissione speciale di ricerca e di studio sul tema delle cooperative cosiddette spurie o fittizie, al fine di offrire un contributo all’analisi di un fenomeno che necessita della fattiva collaborazione di tutte le istituzioni e di tutti i soggetti coinvolti per una sua efficace soluzione”. Primo firmatario dell’atto d’indirizzo è Luca Sabattini, presidente della Commissione speciale.

La Relazione conclusiva – ha spiegato il presidente Sabattini – è finalizzata a definire gli indicatori utili all’individuazione di possibili cooperative “false”, con l’intento di suggerire azioni e ipotesi di lavoro che consentano alle Istituzioni di disporre di mezzi più efficaci di prevenzione, controllo, contrasto e repressione del fenomeno. Nella risoluzione – ha sottolineato il consigliere – si impegna la Giunta anche “a rappresentare a governo e Parlamento la necessità di valutare un intervento legislativo efficace e adeguato all’evoluzione economica e sociale del mondo cooperativo e imprenditoriale, mediante l’introduzione di una disciplina finalizzata a prevenire e reprimere il fenomeno della ‘falsa’ cooperazione e i comportamenti illeciti a esso sottesi; a proseguire e rafforzare la collaborazione con i soggetti istituzionali coinvolti, le rappresentanze sindacali e quelle datoriali, le associazioni di rappresentanza, gli ordini professionali nonché con gli altri soggetti che svolgono un ruolo nella prevenzione, nella verifica, nel controllo, nel contrasto e nella repressione del fenomeno”.

In sede di dibattito, Stefano Bargi (Lega) ha richiamato l’urgenza di una revisione della legislazione nazionale in materia di appalti e di lavoro. Andrea Galli (Fi), ricordando come la falsa cooperazione colpisca anzitutto il lavoratore, ha sollecitato la Regione a rafforzare la collaborazione in ogni singolo territorio provinciale fra le prefetture, le istituzioni pubbliche e i soggetti di rappresentanza delle parti sociali. Piergiovanni Alleva (AltraER) ha sottolineato come le false cooperative, ma anche le false imprese, siano un formidabile strumento di evasione fiscale, dato che, dopo aver generato crediti d’imposta, specie riguardo all’IVA, vengono pilotate verso il fallimento. La legge sugli appalti – ha rimarcato Alleva –, che ha eliminato la clausola di eguaglianza tra i lavoratori del committente e quelli dell’appaltatore, ha prodotto una disparità di trattamento salariale che è la vera leva della falsa cooperazione, in quanto consente di massimizzare i profitti abbattendo il costo del lavoro. Infine, Silvia Prodi (Misto) ha tributato un plauso ai lavoratori, in particolare stranieri, che hanno avuto il coraggio di denunciare il fenomeno, dando il via all’azione della Commissione speciale. Il fenomeno della falsa cooperazione e della falsa impresa – ha sottolineato la consigliera – ha contorni indefiniti che, più spesso di quanto ci si potesse aspettare all’inizio dei lavori della Commissione speciale, sconfinano nella zona grigia dove opera la criminalità.

In dichiarazione di voto sono intervenuti Igor Taruffi (E-R Coraggiosa) e Andrea Bertani (M5s). Il primo, ricordando i casi di sfruttamento dei lavoratori nel settore della lavorazione delle carni, su tutti l’azienda Castelfrigo, e in quello della logistica, ha auspicato che la nuova Assemblea legislativa e la nuova Giunta proseguano l’azione di contrasto alla falsa cooperazione, in quanto il lavoro non può costituire occasione di sfruttamento. Il pentastellato, nel rivendicare ai 5 stelle, in primis alla consigliera Giulia Gibertoni, il merito di aver chiesto l’istituzione della Commissione speciale, ha invitato le forze politiche a continuare a fare luce sul sistema della falsa cooperazione in regione e a sollecitare governo e Parlamento ad assumere provvedimenti legislativi e amministrativi di contrasto e prevenzione.

La risoluzione è stata sottoscritta anche da Stefano Caliandro, Paolo Calvano, Giuseppe Boschini, Nadia Rossi, Marcella Zappaterra, Massimo Iotti e Antonio Mumolo (Pd), Silvia Prodi (Misto), Igor Taruffi (ERc), Stefano Bargi e Daniele Marchetti (Lega), Michele Facci (Fdi, oggi Misto), Andrea Galli (Fi).

(Luca Govoni)

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