Assegnati alla Regione Emilia-Romagna dal Ministero due importanti finanziamenti: uno per il Senegal con un partenariato multidisciplinare, legato in parte al contrasto dei cambiamenti climatici, con un contributo di 1 milione e 900 mila euro, e un altro per combattere la fame in Burundi da 1 milione e 700 mila euro. Inoltre, il nuovo bando triennale ridefinirà alcuni progetti e garantirà la continuità di altri. Oltre al bando ordinario ci sono i bandi delle situazioni di emergenza, ad esempio per il territorio palestinese e ucraino, su quest’ultimo è stata ricordata la legge specifica per dare aiuto umanitario dopo lo scoppio della guerra. Infine, è stata espressa la volontà di operare con sinergia rafforzata in contesti internazionale da cui c’è un movimento migratorio verso il nostro Paese. È quanto emerso durante l’informativa del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta, Luca Vecchi, e del collaboratore di Gabinetto del Presidente della Giunta, Luca Rizzo Nervo, sulle linee di mandato in materia cooperazione internazionale, in Commissione giovani, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità presieduta da Maria Costi.
“Dall’approvazione delle legge 12 del 2012 che ha definito la strategia della cooperazione della Regione – spiega il collaboratore di Gabinetto del Presidente della Giunta Luca Rizzo Nervo – c’è stato uno strumento concreto per intervenire in maniera strutturata sui contesti internazionali, con l’idea di costruire un quadro di relazioni consolidate nei luoghi dove si andava a operare, e si è individuato uno strumento come il piano triennale in cui vengono identificati i piani specifici di cooperazione e aggiornate le strategie di azioni nei contesti in continua evoluzione. Dentro a questo strumento, annualmente, vengono sviluppati dei bandi che lavorano sui Paesi individuati come prioritari, in questo momento ne abbiamo 14, tra questi il Burkina Faso, il Camerun, il Sahrawi, la Costa d’Avorio e l’Etiopia”.
La Presidente Costi è intervenuta sottolineando come “tra breve dobbiamo lavorare sul piano triennale, ed il primo elemento è conoscerlo in modo approfondito, il fatto che ci siano due finanziamenti che arrivano dal Ministero credo sia il frutto del lavoro di tanti anni”.
Dopo l’informativa sono intervenuti alcuni consiglieri presenti in aula tra cui Fabrizio Castellari (Pd) secondo il quale “in un quadro internazionale così devastante la cooperazione internazionale è una bandiera di civiltà”, e Ludovica Carla Ferrari (Pd) che ha parlato dell’importanza di “coinvolgere soprattutto i giovani nei progetti di cooperazione internazionale”, mentre Giovanni Gordini (Civici con de Pascale) ha chiesto di coinvolgere la commissione sul tema palestinese “che passa in qualche modo in silenzio, non possiamo dimostrare un’assuefazione rispetto a questi drammi”.
La replica è stata sempre di Luca Rizzo Nervo che ha sottolineato “lo sforzo di dare continuità a questa presenza e progettazione, ovviamente un presupposto necessario dei progetti di cooperazione internazionale è che vengano svolti in sicurezza”, invece sui giovani è intervenuta Mirella Orlandi, dell’area cooperazione internazionale, che ha parlato del ” lavoro sull’educazione alla cittadinanza globale che stiamo facendo con alcuni comuni della Regione, soprattutto coinvolgendo le scuole superiori che hanno lavorato sul tema della pace e dei diritti, attraverso un grande lavoro di sensibilizzazione”.
(Giorgia Tisselli)