COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Cooperazione. No in Aula a richiesta M5s di commissione d’inchiesta su coop fittizie

Voto contrario del Pd; a favore M5s, Ln, Fi, Si, AltraER e Misto-Mdp. Gibertoni (M5s): “Strumento utile per fare luce sul fenomeno”. Sabattini (Pd): “Meglio lavorare nelle commissioni ordinarie”

Respinta dall’Assemblea legislativa la richiesta, formulata da Giulia Gibertoni (M5s), di istituzione di una commissione assembleare d’inchiesta sul fenomeno delle cosiddette cooperative spurie o fittizie, ovvero le imprese che si costituiscono in forma cooperativa senza di fatto rispettarne le regole. Ha espresso voto contrario il Pd; favorevoli, invece, oltre al M5s, Ln, Fi, Si, AltraER e Misto-Mdp.

La consigliera Gibertoni ha motivato la propria richiesta in forza della dimensione preoccupante che sta assumendo in Emilia-Romagna il fenomeno delle imprese che assumono veste giuridica di cooperativa solo per evadere ed eludere le imposte e sfruttare i lavoratori, con l’unico obiettivo di massimizzare i profitti. La vertenza della Castelfrigo, in provincia di Modena, – ha ricordato la pentastellata – è solo l’ultimo caso, in ordine temporale, di somministrazione di lavoro in appalto nella quale si ravviserebbero gravi forme di sfruttamento del lavoro. Secondo Gibertoni, dunque, è tempo di fare piena luce su un fenomeno gravemente lesivo dell’economia regionale e della coesione sociale. “La commissione d’inchiesta- ha concluso l’esponente dei 5stelle- può essere uno strumento importante per conoscere in profondità il fenomeno e agire, quindi, in modo efficace”.

Luca Sabattini (Pd) ha ricordato come, circa un anno fa, sulla vertenza Castelfrigo il Pd abbia richiamato l’attenzione della Giunta con un’interrogazione e come l’intervento del presidente Bonaccini sulla proprietà e presso le autorità di controllo (ad esempio l’ispettorato del Lavoro) sia stato tempestivo. Inoltre, il consigliere dem ha invitato a non associare la cooperazione a queste forme illecite di fare impresa e profitto, frodando il fisco e sfruttando, anche col ricatto, i lavoratori. “Più che istituire una commissione speciale come quella d’inchiesta- ha concluso Sabattini- è meglio utilizzare in modo rigoroso quelle ordinarie, mettendo in agenda tutti gli approfondimenti necessari a fare luce sul fenomeno sulle coop fittizie che operano in regione”.

Piergiovanni Alleva (AltraER) ha messo in evidenza, attraverso una serie di riferimenti normativi, come l’applicazione della legge sul lavoro voluta dal Governo Berlusconi, ispirata alla cosiddetta “riforma Biagi”, abbia nel tempo portato alla nascita di storture nell’ambito della cooperazione. Il proliferare di cooperative spurie, – ha sottolineato il capogruppo – che spariscono nel giro di un paio d’anni dopo aver generato guadagni illeciti, deve essere contrastato attraverso una rigorosa modifica delle norme. “Nuove norme- ha concluso Alleva- presuppongono una conoscenza approfondita del fenomeno, per questo vedo con favore l’istituzione di una commissione d’inchiesta”.

Per Igor Taruffi (Si) la vertenza Castelfrigo è emblematica dell’illegalità che pervade alcuni settori del sistema produttivo regionale, quali quello agroalimentare e della logistica. Dunque, – ha affermato il capogruppo – non solo la politica ma soprattutto enti come l’Agenzia delle entrate e l’ispettorato del Lavoro devono fare appieno la propria parte. Inoltre, ha ricordato come sulla vicenda Castelfrigo anche l’Assemblea legislativa stia facendo la propria parte, visto che il 4 dicembre è stata fissata una seduta congiunta delle commissioni Politiche economiche e Lavoro e legalità alla quale sono stati invitati rappresentanti delle cooperative che hanno in gestione appalti con l’azienda. “Propongo, pertanto, alla consigliera Gibertoni- ha concluso Taruffi- di ritirare la richiesta di istituzione di una commissione d’inchiesta e lavorare in modo trasversale a una risoluzione finalizzata a varare una commissione di ricerca e studio sulle condizioni di lavoro in regione”.

Giulia Gibertoni in un primo momento si è dichiarata disponibile al ritiro della richiesta, ma, di fronte al richiamo del dem Sabattini a lavorare nelle commissioni ordinarie senza perdere tempo a istituire commissioni speciali di dubbia efficacia, ha chiesto all’Aula di votare. Alleva ha criticato la posizione del Pd, mentre Taruffi, rilevando come l’espressione del voto possa dare un’impressione fuorviante degli orientamenti dei consiglieri, ha rivolto un appello a tutti i gruppi ad approfondire il tema già dalla seduta delle commissioni sulla vertenza Castelfrigo convocata il 4 dicembre.

(Luca Govoni)

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